Perché San Raffaele?
Nella storia biblica, Raffaele è l’arcangelo che accompagnò il giovane Tobia in un viaggio per recuperare la fortuna della sua famiglia e per trovare l’amore della sua vita. Don Josemaría lo pensò come una guida per i giovani che stanno intraprendendo il loro percorso nel mondo e cercano di fare della loro vita un dono sincero di sé, che sia nel matrimonio, come nel caso di Tobia, o nel celibato apostolico, come San Giovanni giovane apostolo, l’altro santo patrono che don Josemaría propose come protettore e modello per i giovani.
Quindi, come prese forma il lavoro di San Raffaele?
“El Sotanillo” era solo uno dei loro ritrovi. Altre volte si incontravano al parco o chiacchieravano camminando per strada, a volte in piccoli gruppi, altre da soli con don Josemaría che ne approfittava per aiutare ciascuno dei suoi giovani amici a incontrare Cristo a tu per tu, a conoscerlo per nome e a seguirlo giorno dopo giorno, in modo personale e pratico.
Queste conversazioni di accompagnamento spirituale erano fondamentali per aiutare ciascuno a sviluppare una vita di preghiera, discernere l’azione della grazia nella propria anima e rendere i grandi ideali - come il messaggio di trasformare il mondo dall’interno con Cristo - una realtà quotidiana.
«Sei chiamato a scoprire chi sei e a sviluppare il tuo modo personale di essere santo, indipendentemente da ciò che dicono e pensano gli altri. Diventare santo vuol dire diventare più pienamente te stesso, quello che Dio ha voluto sognare e creare, non una fotocopia. La tua vita dev’essere uno stimolo profetico, che sia d’ispirazione ad altri, che lasci un’impronta in questo mondo, quell’impronta unica che solo tu potrai lasciare» (Papa Francesco, Christus Vivit, n. 162).
Don Josemaría era sempre molto incoraggiante, poiché i nostri buoni desideri spesso rimangono tali, mentre ci scontriamo con le nostre limitazioni e debolezze. Ma questa non è la parte più importante. Don Josemaría paragonava la vita spirituale a uno sport. Non importa quante volte cadi; l’importante è rialzarsi e continuare a giocare. Con la grazia di Dio, rialzandoci possiamo persino trovarci più in alto di prima; tutto dipende da quanto amiamo.