Sabato 22 novembre, 18 membri dell’Opus Dei provenienti da 12 Paesi, riceveranno l’ordinazione diaconale nella basilica di Sant’Eugenio, a Roma. Tra questi c’è anche Federico, che ci ha raccontato la sua storia.
Federico è nato nel 1978 a Trieste, città dove ha vissuto la sua infanzia e conseguito gli studi presso il liceo linguistico Petrarca. «Sono il primo di 3 fratelli - racconta Federico - mia sorella Francesca ha un anno meno di me, mentre mio fratello Matteo tre. Mio papà - che è morto tre anni fa - era agente di assicurazioni, mentre mia mamma - che ora è pensionata - era impiegata all’ospedale infantile della nostra città».

Amico degli animali
Quella di Federico è stata una gioventù tranquilla, colma dell’amore di familiari, amici e animali… «Ci sono sempre piaciuti gli animali. - spiega Federico - Non abbiamo mai avuto un cane o un gatto, ma, oltre ai classici pesci rossi e un criceto, nel nostro terrazzo hanno abitato quaglie, cincillà, anatroccoli e addirittura una gallina. Inoltre abbiamo temporaneamente ospitato un coniglietto, esemplari selvatici in difficoltà come una giovane ghiandaia, una piccola cornacchia grigia e pulcini di merlo. Questa passione per gli animali continua ancora oggi: mia sorella, infatti, è guardia forestale regionale, mentre mio fratello è giardiniere e birdwatcher».
Camion, sport, musica e gite in montagna
«Da piccolo mi piaceva osservare i camion che lavoravano in un cantiere edile di fronte a casa. - racconta Federico - Poi, quando il cantiere è terminato, ho spostato la mia attenzione sugli autobus urbani, di cui sono diventato un esperto. Quando, poi, ho scoperto di non essere l’unica persona al mondo ad avere questo interesse peculiare mi sono iscritto all’Inbusclub di Trieste, un’associazione di promozione sociale che salvaguarda il patrimonio storico del trasporto pubblico locale.
«Non sono mai stato particolarmente atletico, - dice Federico - anche se da bambino ho praticato molti sport: basket, calcio, pallavolo, nuoto; sono anche cintura blu di judo. Comunque, le mie due passioni più grandi, come per tutti i triestini che si rispettino, e in questo io non faccio eccezione - scherza Federico - sono il mare e la montagna. Adoro, infatti, fare trekking, ferrate e giri in mountain-bike in estate e sciare o fare ciaspolate in inverno».
«Mi piace molto anche ascoltare musica corale - aggiunge Federico - In passato, infatti, ho fatto parte delcoro degli ex studenti del liceo che ho frequentato da ragazzo. Oggi, invece, quando sono a Trieste, amo soprattutto giocare e dedicare tempo alle mie tre nipotine».
Gli studi universitari tra Trieste, Pamplona e Roma
Dopo aver conseguito il diploma al liceo linguistico, Federico si è iscritto al corso di laurea in filosofia all’Università di Trieste. «Nell’anno accademico 2020-2021 ho accettato una borsa di studio per completare in presenza gli studi istituzionali di teologia a Pamplona presso l’Università di Navarra, dove ho conseguito il baccalaureato (corrispondente alla laurea triennale). - spiega Federico - Successivamente, mi sono trasferito a Roma, per studiare teologia morale alla Pontificia Università della Santa Croce, dove, a settembre 2024, ho ottenuto la licentia docendi (corrispondente alla laurea magistrale).
Ora sto proseguendo il percorso di studi in qualità di studente di dottorato, sempre in teologia morale. - aggiunge Federico - E sto scrivendo una tesi sull’educazione alla libertà secondo il teologo italo-tedesco Romano Guardini».
«Dopo le prime brevi e variegate esperienze professionali, - continua Federico - ho intrapreso un lungo precariato nelle scuole superiori statali in Friuli-Venezia Giulia, per la maggior parte degli anni come insegnante di sostegno e, ormai di ruolo, come insegnante di filosofia. Allo stesso tempo, ho impartito come docente incaricato alcuni insegnamenti di filosofia all’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) di Trieste».
L’incontro con l’Opus Dei
Durante l’ultimo anno di università, quando era prossimo a laurearsi in filosofia, Federico ha conosciuto per la prima volta l’Opus Dei e il messaggio del suo fondatore, san Josemaría Escrivá.
«La mia migliore amica del liceo è figlia di soprannumerari. - spiega Federico - Quello fu il mio primo approccio con l’Opus Dei, ma allora non frequentai nessuna attività organizzata dall’Opera. Qualche anno dopo, un comune amico della parrocchia - che solo dopo ho scoperto essere il figlio di un soprannumerario - invitò mio fratello a un campo di volontariato internazionale in Perù. Al rientro, la mia famiglia fu invitata al centroRivalto di Trieste per vedere un video sull’Opus Dei.

Da allora entrai subito in sintonia con il messaggio di san Josemaría: la ricerca della santità nella vita quotidiana, imitando la vita di Gesù nei suoi 30 anni a Nazaret. Così, poco dopo, ho chiesto di diventare aggregato, cioè laico che vive il celibato apostolico».

A fine marzo è arrivata la chiamata a ricevere il sacramento dell’Ordine sacro: «Se Dio vuole, sabato 22 novembre sarò ordinato diacono. - conclude Federico - Ancora non me ne rendo conto, ma mi impegnerò ricordando sempre la frase di san Paolo che san Josemaría riporta in una sua lettera: Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore».
