Alcuni mesi fa abbiamo saputo che mio nipote, di 1 anno e 4 mesi, aveva una malattia autoimmune, che interessava soprattutto i globuli rossi. Non ne conoscevamo l’origine e i medici erano perplessi perché nessuno nella nostra famiglia aveva avuto dei precedenti del genere.
Mio nipote fu assistito in un ospedale governativo non di altissimo livello, dove arrivare a una diagnosi è stato un problema. Mentre gli facevano ogni sorta di studi sul sangue, mio nipote peggiorava, raggiungendo livelli di emoglobina di 3 g/dl.
Ho cominciato a recitare la preghiera dell’immaginetta per chiedere l’intercessione di Guadalupe sin dal suo ricovero in ospedale.
Ho cominciato a recitare la preghiera dell’immaginetta per chiedere l’intercessione di Guadalupe sin dal suo ricovero in ospedale. L’emoglobina continuava a diminuire e anche le piastrine diminuivano, senza che i medici riuscisse a stabilire la terapia. Intanto, io continuavo a recitare la preghiera dell’immaginetta di Guadalupe. A un certo punto è stato necessario introdurgli per due volte un catetere centrale e, malgrado il basso numero di piastrine, non si sono verificate complicazioni. Finalmente i medici emisero la diagnosi: Sindrome di Attivazione di Macrofagi.
Allora ha avuto inizio una terapia. Era necessario utilizzare un locale isolato, perché c’era il rischio che le cellule del sistema immunitario diminuissero e insorgesse una infezione. C’era anche il rischio che la terapia o la stessa sindrome lasciassero conseguenze. È stato un intero mese di lotta contro la sofferenza, mentre i medicamenti erano sempre più potenti. Si arrivarono a impiegare alte dosi di farmaci per la chemioterapia, che in un bambino di un anno potevano alterare profondamente altri organi.
Noi continuavamo a pregare e a chiedere ai nostri amici di recitare la preghiera a Guadalupe.
Noi continuavamo a pregare e a chiedere ai nostri amici di recitare la preghiera a Guadalupe. Nel momento culminante della malattia è stato necessario praticare a mio nipote una trasfusione di sangue. Alla fine la cura ha fatto effetto e i livelli dell’emoglobina e delle piastrine sono cominciati a salire.
Guadalupe ha fatto un miracolo straordinario, perché, con sorpresa dei medici, il bambino non ha riportato postumi, malgrado le alte dosi dei farmaci. E neppure la sindrome ha lasciato conseguenze. Siamo molto grati a Guadalupe per essere venuta in Messico e per la sua intercessione dal Cielo per la guarigione di mio nipote.
A.M., Messico, 6 marzo 2018.