Il bambino Gesù di san Josemaría

Il rapporto particolare tra san Josemaría e la statuetta del Bambino Gesù conservata in un monastero di Madrid

Tra i tesori del del reale monastero di Santa Isabella di Madrid, è conservata questa statuetta del Bambino Gesù, scolpita in legno nel XVII secolo. Le Agostiniane Recollette conservano molto vivo il ricordo di san Josemaria, quel giovane sacerdote che fu cappellano dal 1931 e in seguito diventò rettore del Patronato, a partire dal 1934.

“Uscendo dalla clausura, in portineria, mi hanno mostrato un Bambin Gesù che era un Sole. Non l’ho mai visto così bello! Incantevole. L’hanno denudato: sta con le braccine incrociate sul petto e gli occhi socchiusi. Bellissimo: me lo sono mangiato di baci… e ben volentieri me lo sarei rubato”.

Spesso chiedeva loro la statuetta per portarsela a casa sua. È legata a molti ricordi intimi della sua vita interiore, a favori e grazie straordinarie. Le monache lo chiamano ancora oggi “il Bambino di don Josemaria”. Mons. Álvaro del Portillo, nel libro Intervista sul Fondatore dell’Opus Dei, racconta che la madre Carmen di san Josè “ricorda di aver visto molte volte – quando il Bambino si trovava nella sacrestia della chiesa durante il tempo di Natale – don Josemaria che gli parlava, gli cantava qualcosa, lo cullava… proprio come se si fosse trattato di un bambino vero”.

“Il Bambino Gesù: come mi ha avvinto questa devozione – scrive – da quando ho visto il grandissimo brigante che le mie monache conservano nella portineria della clausura! Gesù Bambino, Gesù Adolescente: mi piace vederti così, Signore, perché… posso osare di più. Mi piace vederti piccolino, indifeso, per illudermi che tu abbia bisogno di me”.