Una giornata di studio nella Repubblica Democratica del Congo

Nello scorso mese di dicembre il Centro Ospedaliero Monkole ha organizzato una giornata di studio sul dolore e la sofferenza negli insegnamenti di san Josemaría.

La giornata di studio che ha avuto luogo lo scorso 14 dicembre si inseriva nelle celebrazioni del centenario della nascita del fondatore dell’Opus Dei. Ha affrontato il tema del dolore perché esso rappresenta non solo una sfida costante per la medicina, ma è anche un problema sociale ed esistenziale che coinvolge personalmente tutti.

L’atto accademico è stato aperto da mons. Daniel Nladu, in rappresentanza dell’arcivescovo di Kinshasa, cardinale Etsou, e si è articolato in due moduli: tre conferenze al mattino e una tavola rotonda nel pomeriggio.

Léon Tshilolo, medico del Centro Ospedaliero Monkole, ha presentato i tre conferenzieri, che hanno dedicato i loro interventi, rispettivamente, al dolore nella famiglia, nella società e nella formazione del personale sanitario.

La sociologa belga Catlyne Williamson ha detto che “il dolore e la malattia costituiscono una sfida per la famiglia, che deve trovare risposte positive. San Josemaría insegna che il malato è un tesoro per la famiglia perché in essa egli può ‘scatenare’ la crescita dell’amore. Inoltre la malattia esige spesso che si manifesti la fedeltà all’amore”.

Giovanni Mottini, membro del Comitato Etico dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, partendo da alcuni scritti di san Josemaría ha illustrato l’importanza di unire la solidarietà e l’amore, alla compassione per il dolore, specialmente in una società che vive momenti di difficoltà e di tensioni. Anche per l’esperienza acquisita con i malati degli ospedali di Madrid, il nuovo santo si era reso conto che l’impegno per la solidarietà esige basi solide, e la base più solida – ha concluso Mottini - è l’amore.

Una scuola di solidarietà

Paola Binetti, anch’essa dell’Università Campus Bio-Medico, dove è direttrice del Dipartimento di Educazione Medica, ha presentato un quadro generale degli insegnamenti di san Josemaría sul dolore e la malattia. Ha messo in evidenza che il lungo cammino che ogni uomo deve percorrere per arrivare alla maturità personale presenta tappe caratterizzate da una intensa esperienza del dolore e della sofferenza. “Il dolore è una scuola di solidarietà – ha affermato – e una concreta opportunità per manifestare l’amore reciproco”. Ha concluso dicendo che il modo migliore di affrontarlo è unirsi a Dio e alla sua volontà, perché è un Padre che ci ama.

Nel pomeriggio ha avuto luogo la tavola rotonda, alla quale hanno partecipato i conferenzieri della mattina, oltre alla psichiatra infantile Espérance Kashala e la segretaria dell’Istituto Superiore di Infermeria, dottoressa Tshiswaka. Infine mons. Xavier Hervás, vicario del Prelato dell’Opus Dei per il Congo, ha concluso i lavori della Giornata di Studio.