“Un segnale di speranza e un richiamo alla testimonianza”

Nel Campus dell’Università di Parma, una campana di bronzo è stata istallata sulla cappella universitaria: è dedicata alla Madonna e ha incise anche le immagini di tre santi, tra cui san Josemaría.

Il suono delle campane dall’8 maggio si intreccia con la vita del Campus universitario. I rintocchi scandiscono i tempi per lo studio, il lavoro e la preghiera.

La campana della cappella voluta, pensata e progettata dagli studenti universitari è stata benedetta al termine della messa delle 13,30, presieduta dal vescovo di Parma, mons. Enrico Solmi, alla presenza di don Umberto Cocconi, cappellano dell'Università, e di numerosi studenti, docenti e personale del nostro Ateneo.

Dedicata alla Madonna come segno di devozione, sulla superficie della campana sono raffigurati la medaglia della Madonna delle Grazie (più nota come Medaglia Miracolosa), san Pier Damiani il santo del sigillo dell'Università di Parma, san Tommaso Apostolo e san Josemaría Escrivà, fondatore dell'Opus Dei.

A quest'ultimo inoltre appartiene anche una delle iscrizioni riportate sulla campana: «Ubi studia et officia vestra sunt, ubi amor vester effunditur, ibi cotidie Christum invenietis» che significa: «Lì dove sono le vostre aspirazioni, il vostro lavoro, lì dove si riversa il vostro amore, quello è il posto del vostro quotidiano incontro con Cristo».

La campana, realizzata in bronzo, pesa un quintale, ha una circonferenza di 54 centimetri e suona un «re».

Per sottolineare il significato più profondo del suono delle campane, la Cappella del Campus ha accompagnato l'invito all'evento con queste parole del beato Giovanni Paolo II: «E' una bella cosa ascoltare il suono delle campane che cantano la gloria del Signore da parte di tutte le creature. E poi ciascuno di noi porta in sé una campana molto sensibile: questa campana si chiama cuore. Questo cuore suona, suona e mi auguro sempre che il vostro cuore suoni sempre delle belle melodie; melodie di riconoscenza, di ringraziamento a Dio e di lode al Signore e che superi sempre le melodie cattive di odio, di violenza e di tutto ciò che produce il male nel mondo».

«L'idea di realizzare la campana - spiegano gli studenti che frequentano la cappella del Campus a fianco della piscina - è nata nel maggio dello scorso anno, in occasione del pellegrinaggio a Fontanellato. Abbiamo pensato che, anziché stampare tanti volantini da attaccare nelle bacheche delle varie facoltà, il suono inconfondibile delle campane potesse attirare molti più studenti».

I giovani, assieme a don Cocconi, si sono quindi messi all'opera per dar vita a un progetto concreto. «Dato che qui in cappella ci sono le Medaglie della Madonna delle Grazie - precisano gli universitari - abbiamo pensato di dedicare la campana alla Madonna, come segno di devozione. Sulla sua superficie sono raffigurati anche san Josemaría Escrivá perché simboleggia la santificazione del lavoro e degli impegni quotidiani, san Pier Damiani, il santo presente nel sigillo dell'Università, e san Tommaso apostolo».

Oltre a decidere l'aspetto della campana, realizzata dalla fonderia Capanni di Castelnuovo Monti, alcuni giovani ingegneri hanno seguito l'intero iter dei lavori.

«La campana e il suo suono gradevole - afferma il vescovo - sono da accogliere volentieri per il messaggio che portano. Ci testimoniano infatti quella pienezza di vita che Dio offre alla umanità; ci fanno venire in mente la speranza che non viene meno e ci sollecitano a una testimonianza personale e di chiesa in questi luoghi del sapere».

Don Umberto Cocconi sottolinea quindi che «il rintocco delle campane rappresenta un richiamo verso un momento di comunione» e che «ciascuno di noi porta in se una campana molto sensibile che si chiama cuore». L'auspicio del cappellano è che il suono della nuova campana «possa ricordare a tutti che formiamo una sola famiglia chiamata a custodire il creato».

    Luca Molinari // Gazzetta di Parma