Prima edizione di “Cammino” in guaranì-spagnolo

Venerdì 13 dicembre ha avuto luogo ad Asunción la presentazione di “Cammino” in guaranì-spagnolo. Con questa edizione il libro di san Josemaría è stato tradotto in 45 lingue e supera il numero di 4.500.000 copie. Il Ministero dell’Educazione paraguayano ha dichiarato di “interesse educativo” per tutto il sistema scolastico elementare e secondario la pubblicazione di questo volume.

La cerimonia ha avuto luogo nell’auditorio del Centro Culturale Juan de Salazar, alla presenza di numerosi rappresentanti del mondo della cultura e dell’educazione della città di Asunción. È stata organizzata dalla Casa Editrice Atenas, editrice del libro, e dall’Associazione Paraguaiana Universitaria di Cultura (APUC).

Il primo intervento è stato a carico della professoressa Aída de Torres de Romero, presidente dell’Accademia Nazionale di Bilinguismo del Paraguay, che ha spiegato il quadro linguistico in cui si inserisce l’opera. Partendo dall’epoca coloniale, la relatrice ha ricordato l’evoluzione storica della lingua guaraní, conservatasi soprattutto a livello orale. Secondo i dati dell’ultimo censimento, dell’agosto 2002, il 33% della popolazione paraguaiana parla solo il guaraní e circa il 90% usa indifferentemente il guaraní e lo spagnolo, per cui si può dire che il Paraguay è l’unico paese americano praticamente bilingue. Aída de Torres de Romero ha giudicato il lavoro di traduzione “un prezioso contributo letterario, non solo per il contenuto e il messaggio”, ma anche per l’arricchimento della lingua guaraní nella sua dimensione scritta.

Poi, don Virgilio Rodi, Vicario giudiziale dell’Arcidiocesi di Asunción, ha parlato sul messaggio spirituale e umano trasmesso da “Cammino”. La terza relazione è stata sviluppata dal José Ramirez, docente dell’Istituto Superiore di Educazione del Paraguay, e coordinatore della traduzione del libro. L’oratore ha illustrato alcuni problemi sorti durante il lavoro, che ha richiesto lunghi anni per la difficoltà che presentano le equivalenze linguistiche tra i due idiomi. A conclusione del suo intervento, ha letto in guaranì e in spagnolo il Prologo dell’Autore.

Don Víctor Urrestarazu, Vicario della Prelatura dell’Opus Dei in Paraguay, infine, ha tracciato un breve profilo umano di san Josemaría Escrivá. A chiusura della cerimonia accademica è stata data lettura della Risoluzione n° 10748/02 del Ministero dell’Educazione, datata proprio 13 dicembre, con la quale la traduzione viene dichiarata di “interesse educativo” per tutto il sistema scolastico elementare e secondario per ciò che riguarda l’insegnamento del guaraní. La risoluzione con sentirà, in futuro, di includere l’opera nella bibliografia ufficiale delle scuole pubbliche e private del Paraguay.

Tape: al servizio dell’evangelizzazione

Con questa prima edizione in guaranì-spagnolo, “Cammino” ha superato il numero di 4.500.000 copie.

Nel quadro del Congresso Internazionale “La grandezza della vita ordinaria”, che ha avuto luogo ad Asunción lo scorso 3 novembre, mons. Adalberto Martínez, vescovo di San Lorenzo, si è riferito alla traduzione di “Cammino” in guaraní come a “un grande passo nel processo di evangelizzazione e di difesa dei valori culturali del paese”. Ha sostenuto che con questo libro il nuovo santo sarà più accessibile al popolo, perché in Paraguay sono in molti a parlare solo in guaraní. Gli insegnamenti di san Josemaría – ha detto – arriveranno così in tanti ambienti che hanno bisogno di una spiritualità profonda, imbevuta del Vangelo di Cristo.

Davanti a circa 800 persone, nell’Aula Magna dell’Università Autonoma di Asunción, ha affermato che “il messaggio dello Spirito Santo per il nostro tempo, che ci è arrivato attraverso il carisma di san Josemaría Escrivá, ravviverà l’impegno cristiano in tante nostre e in tanti fratelli, che scopriranno anch’essi la grandezza della vita ordinaria”.