L’avvio effettivo della Causa è subordinato all’assenso della Conferenza Episcopale del Triveneto e del Dicastero delle Cause dei Santi presso la Santa Sede a Roma.
Nel giorno della festa dei Santi Arcangeli il postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione di don Ferdinando Rancan, don Daniele Guasconi, ha presentato al Vescovo di Verona, mons. Domenico Pompili, il documento previsto per la richiesta formale di apertura della fase diocesana della Causa.
In previsione dell’apertura della Causa, il lavoro della Postulazione continua con la raccolta di altri documenti e di testimonianze.
In vista del primo importante traguardo, che darà a don Ferdinando il titolo di Servo di Dio, il Consiglio Direttivo dell’Associazione “In cammino con don Ferdinando Rancan” ha chiesto ai suoi Associati di pregare più intensamente, perché a questo traguardo si possa arrivare quanto prima e di continuare a chiedere l’intercessione di don Ferdinando per le più diverse necessità. Ora il Consiglio Direttivo si rivolge a tutti per chiedere lo stesso aiuto e invia a tutti il suo più caloroso ringraziamento.
Sul sito www.donferdinandorancan.it, costantemente aggiornato, è possibile leggere tante notizie su don Ferdinando, insieme alle testimonianze di chi lo ha conosciuto e diversi suoi scritti e preghiere.
Breve biografia di don Ferdinando Rancan
Don Ferdinando Rancan nacque a Tregnago (Verona) nel 1926 e morì nel 2017. Rimasto orfano di padre a due anni, visse una vita segnata dalla sofferenza e dalla malattia, sempre accettate con fede. Entrato presto in seminario, fu inizialmente escluso dall’ordinazione per un malinteso poi chiarito: nel 1953 divenne sacerdote. Durante gli studi a Roma conobbe l’Opus Dei e divenne il primo sacerdote aggregato italiano della Società Sacerdotale della Santa Croce. Tornato a Verona, insegnò Scienze naturali e Religione, e svolse un intenso ministero pastorale. Dal 1980 fu parroco dei Santi Apostoli, dove si distinse per zelo, disponibilità e amore verso i fedeli. Promosse la vita sacramentale e pubblicò testi di formazione spirituale. Lasciata la parrocchia nel 1997, continuò il suo apostolato nonostante gravi malattie e la cecità. Fino alla fine celebrò la Messa e accolse chi cercava consiglio spirituale, morendo serenamente il 10 gennaio 2017.
