Il segreto della felicità è saper voler bene: questa è la tesi del libro. Per arrivare alla dimostrazione della tesi l’autore non si rifà a principi teologici o filosofici ma percorre la strada dell’esperienza.

Quali sono le persone felici che ha incontrato e perché sono felici? Il percorso comincia con l’incontro con una collaboratrice domestica dell’Opus Dei che, con la sua affermazione “Io sono contenta quando so che Dio è contento” fornisce il titolo al libro. Si passa poi alla bella lettera di una ragazza di vent’anni che scrive a suo padre, alla lettera, scritta tanti anni fa, di un tenente che prospetta un matrimonio felice che durerà sessant’anni.

Si incontrano persone importanti e persone normali: e poi le persone che hanno saputo conservare, grazie a Gesù, la serenità nel dolore.

C’è anche l’itinerario di vita dell’autore che incontra a 17 anni dei giovani simpatici, affidabili, allegri e impegnati nello studio: grazie a quest’amicizia apprende lo spirito dell’Opus Dei fino a decidere di dedicarsi del tutto a Gesù, trovando la sua chiave personale della felicità.

C’è l’incontro con Giovanni Paolo II e san Josemaría, con la descrizione delle scoperte insospettate dovute a quest’esperienza. La conclusione è che solo l’amicizia con Gesù apre la porta della felicità. Gesù è il vero amico che sa dare la vita per gli amici. Il segreto è svelato: la felicità è saper amare, come Gesù.

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