Il non profit contro la disoccupazione in Italia

Inaugurazione dell'anno formativo ELIS 2011-2012. Nell'anno europeo del volontariato, l'Associazione Centro ELIS ha festeggiato il suo 50° anno di attività con una riflessione sul non profit affidata all'economista Stefano Zamagni, Presidente dell'Agenzia per il terzo settore.

L'evento si è svolto il 20 novembre scorso e ha visto la partecipazione anche del sindaco di  Ovindoli, Pino Angelosante che ha parlato dell'importanza del rapporto tra volontariato e istituzioni nelle calamità naturali, ringraziando l'Associazione Centro ELIS per il contributo dato dopo il terremoto del 2009 in Abruzzo.

Zamagni si è soffermato sul ruolo chiave che il terzo settore dovrebbe assumere oggi sul piano economico e sociale. Prendendo ad esempio l'attività dell'ELIS, Zamagni ha dichiarato che proprio la mancanza di educazione, intesa come integrazione tra le capacità professionali e l'attenzione alla sfera relazionale, sia alla base dell'errata percezione che spesso si ha del terzo settore. Il mondo delle associazioni e delle onlus, che costituiscono una fetta importante del PIL (il 5%), impiegando quattro milioni di persone di cui 750.000 retribuiti e il resto volontari, è visto come la ruota di scorta del nostro Paese – ha proseguito Zamagni - al quale far ricorso solo in caso di emergenza o necessità, mentre non si considera che il volontariato racchiude in sé il lavoro manuale degli uomini e delle donne che ne fanno parte, ma soprattutto il dono della relazione e della reciprocità con gli altri.

Se i giovani fossero educati già dalla scuola a vedere il lavoro come ambito fondamentale della relazione con il prossimo, intesa come capacità di ascoltare, dialogare ed aprirsi al  nuovo – questa è l'idea di Zamagni - si formerebbe una società consapevole e non opportunistica, capace di riconoscere al terzo settore il ruolo di partner delle istituzioni, e si avvierebbe quel processo di cambiamento culturale oggi più che mai necessario in Italia.

Il direttore del Centro ELIS, Michele Crudele, è intervenuto sintetizzando in poche parole il modello ELIS contro la disoccupazione, spiegando che sono le aziende a decidere quali siano i programmi didattici dei corsi. ELIS ogni sei mesi raduna le imprese attorno ad un tavolo per chiedere di che cosa ci sia bisogno nel mercato del lavoro fra tre anni e il Centro ELIS forma quegli specialisti.  La maggior parte dei corsi ELIS è gratuita e per quelli non finanziati da enti pubblici o aziende è stato inaugurato ufficialmente in questa occasione il programma di prestito d'onore già attivo sperimentalmente da alcuni anni. Senza garanzie né interessi, gli studenti lo restituiscono in tempi lunghi dal momento in cui iniziano a lavorare

Il Centro ELIS è un'inizitva sociale che ha come finalità principale la formazione della gioventù lavoratrice.   È un'iniziativa promossa da fedeli dell'Opus Dei e da cooperatori, assieme ad altre persone, e gode della garanzia morale della Prelatura, che si incarica di tutto ciò che riguarda l'orientamento cristiano.

Per maggiori informazioni sull'Elis: www.elis.org