I quarant’anni del Collegio Universitario Pontenavi

A Verona, nella sala della Cassa di Risparmio, il giorno 21 ottobre si è svolto un convegno dal titolo “La cultura come via della speranza. Il Beato Josemaría Escrivá come promotore di cultura”, che ha introdotto le iniziative per celebrare il quarantesimo del Collegio Universitario Pontenavi, una residenza universitaria in cui l’orientamento cristiano delle attività è garantito dall’Opus Dei.

In una sala gremita ha preso la parola per primo il Vescovo di Verona, Padre Flavio Roberto Carraro, il quale ha rivolto ai presenti parole di incoraggiamento anche in relazione alla difficile situazione internazionale, cui fanno riscontro su altro versante iniziative su scala mondiale che minano la dignità della persona umana e l’esistenza dei valori su cui si fonda la nostra civiltà. Riferendosi al messaggio di santità incarnato e predicato dal Beato Escrivá il Vescovo ne ha richiamato “il carisma del Beato, dono dello Spirito Santo nella vita della Chiesa”. “A voi spetta – ha continuato il Vescovo, rivolgendosi a quanti si sforzano di mettere in pratica lo spirito del Fondatore dell’Opus Dei - fare tutto ciò che vi è possibile per evangelizzare il mondo”, senza dimenticare “i luoghi che più influiscono sulla formazione della mentalità, della cultura e dove si formano le leggi”.

La relazione di base è stata svolta da Cesare Cavalleri, giornalista e opinionista, che è stato anche il primo direttore del Collegio Pontenavi. Egli ha evidenziato come la cultura vera non sia mai fine a se stessa ma debba essere uno strumento per formare gli uomini, rendendoli capaci si servire la società. La cultura deve essere “l’agire dell’uomo sulla natura, per trasformarla e umanizzarla” e deve avere alle proprie spalle una corretta antropologia, cioè una visione dell’uomo che non prescinda dalla riflessione sul mistero del mondo e sul mistero di Dio. Da queste premesse il relatore ha mostrato gli effetti pratici di una visione del mondo quale quella del Beato Josemaría Escrivá, centrata sulla carità che deriva dalla comprensione del mistero del Dio incarnato; e ha quindi fatto cenno alle innumerevoli iniziative sociali, professionali, culturali, accademiche, sorte in tutto il mondo per impulso e iniziativa del Beato e che hanno già consentito a migliaia di persone di migliorare le proprie condizioni sociali e culturali e di impegnarsi nello stesso tempo a vivere una coerenza di vita cristiana nelle situazioni quotidiane.