Il 12 aprile, si è tenuta la cerimonia di intitolazione del Belvedere di Zaro (Forio, isola d’Ischia) a san Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei, approvata con apposita delibera dalla Giunta comunale di Forio.
La cerimonia è stata presieduta dal sindaco, Franco Regine, e ha visto la presenza del vicesindaco, Gianni Mattera, dell’assessore Mario Russo, del consigliere delegato, Enzo Di Maio, e di altri componenti dell’amministrazione comunale. Hanno partecipato all’evento anche il comandante della stazione dei Carabinieri con il suo personale e militari della Guardia di Finanza.
Presenti anche l’Amministratore diocesano, mons. Giuseppe Regine, il parroco della parrocchia di san Francesco di Paola, don Beato Scotti, e mons. Lucio Norbedo, Vicario della Delegazione dell’Opus Dei per Roma e il Centro-Sud.
Nel suo intervento il sindaco Regine ha tracciato un ritratto completo della vita di san Josemaría. Si è soffermato sull’amicizia con il card. Lavitrano, di Forio, avendo tra l’altro scoperto di essere entrambi diabetici e di avere lo stesso medico curante. Come pure è emersa la conoscenza con altri prelati dell’isola d’Ischia, come mons. Giuseppe Di Meglio.
Sono poi intervenuti mons. Regine e mons. Norbedo per approfondire aspetti dello spirito dell’Opus Dei, evidenziando come tutti i battezzati sono chiamati a seguire Cristo e a vivere il Vangelo.
Si è quindi proceduto allo scoprimento della targa che dedica il belvedere a san Josemaría Escrivá e alla benedizione impartita da mons. Regine. Nutrito il gruppo dei partecipanti alla cerimonia, che è stata suggellata dai fuochi d’artificio e dalle note della banda musicale. Poi il trasferimento alla parrocchia per la Messa officiata da mons. Norbdedo.
Terminiamo con un’altra notizia analoga. Il 17 marzo scorso durante la santa Messa domenicale celebrata dal parroco della chiesa di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone nella zona di Napoli chiamata “Monte di Dio”, don Mario D'Orlando e da don Michelangelo Peláez, sacerdote della Prelatura dell’Opus Dei, è stato benedetto e collocato in una nicchia di una cappella laterale un quadro di san Josemaría Escrivá. Alla cerimonia hanno assistito i parrocchiani ed alcuni fedeli della Prelatura. L’occasione è stata favorita da una famiglia della parrocchia che ha proposto l’iniziativa, subito accolta da don Mario.