- Sull'Opus Dei
Che cos'è l'Opus Dei?
L'Opus Dei – Opera di Dio, in latino – è un'istituzione gerarchica della Chiesa cattolica, una prelatura personale, che ha come finalità quella di contribuire alla missione evangelizzatrice della Chiesa. In concreto, si propone di diffondere una profonda presa di coscienza tra i laici della chiamata universale alla santità e del valore santificante del lavoro ordinario. L'Opus Dei è stata fondata da san Josemaría Escrivá il 2 ottobre 1928.
Cosa significa santificare il lavoro?
Significa lavorare secondo lo spirito di Gesù: lavorare bene, con qualità, in accordo con la giustizia e rispettando le leggi, con il fine di amare Dio e di servire gli altri nel e attraverso il proprio lavoro. In questo modo si contribuisce a santificare il mondo dall’interno e a rendere presente il Vangelo in tutte le attività, sia quelle che sembrano brillanti, sia quelle più umili e nascoste, perché davanti a Dio ciò che conta non è il successo umano, ma l’amore che si mette nel lavoro.
Che cosa sono le prelature personali?
Le prelature personali sono circoscrizioni ecclesiastiche, auspicate dal Concilio Vaticano II e introdotte dal Codice di Diritto Canonico, che vengono costituite per svolgere, con grande flessibilità, determinate attività pastorali. I fedeli delle prelature personali continuano ad appartenere alle Chiese locali o diocesi in cui risiedono.
- Sulla Società Sacerdotale
Che cos'è la Società Sacerdotale della Santa Croce?
La Società Sacerdotale della Santa Croce è un'associazione di sacerdoti diocesani che desiderano cercare la santità nella loro vita e nel loro lavoro sacerdotale secondo lo spirito e le pratiche spirituali dell'Opus Dei. È composta da sacerdoti secolari, alcuni incardinati nella Prelatura dell'Opus Dei, altri incardinati nelle loro rispettive diocesi.
Qual è la finalità dell'aiuto spirituale che essa fornisce?
L'aiuto spirituale fornito dalla Società Sacerdotale della Santa Croce è orientato a migliorare la vita interiore dei soci, a stimolare la loro fedeltà nell'adempimento dei doveri sacerdotali e a favorire l'unione di ciascuno con il proprio vescovo e la fraternità con gli altri presbiteri. Lo spirito della santificazione del lavoro può essere vissuto anche dai presbiteri nello svolgimento del loro lavoro pastorale.
Quando è nata la Società Sacerdotale della Santa Croce?
San Josemaría ha sempre avuto una sincera preoccupazione per la santità dei sacerdoti diocesani. Ne seguiva vari con la direzione spirituale e l’amicizia personale e, negli anni successivi alla Guerra Civile spagnola, dedicò molto tempo ed energie alla predicazione di esercizi spirituali per il clero. Nel 1943 concepì la Società Sacerdotale della Santa Croce come associazione di chierici provenienti dalle fila dei laici dell’Opus Dei e dedicati alla cura pastorale della stessa. Più tardi, nel 1950, propose e ottenne dalla Santa Sede che potessero associarsi anche sacerdoti diocesani, in questo caso non al servizio dell’Opera, ma con il solo fine di condividere la ricerca della santità secondo lo spirito dell’Opus Dei.
Da chi dipendono i soci della Società Sacerdotale incardinati nelle diocesi?
A differenza dei sacerdoti provenienti dalle fila dell’Opus Dei, i chierici delle diocesi che si aggregano alla Società Sacerdotale della Santa Croce rimangono incardinati nella propria Chiesa particolare: dipendono esclusivamente dal loro vescovo – nihil sine Episcopo, espressione di sant’Ignazio di Antiochia, che san Josemaría ricordava frequentemente – e non sono in alcun modo sotto la giurisdizione del Prelato dell’Opus Dei.
Dove posso ricevere maggiori informazioni?
Può scrivere un’email cliccando su “Contatto” nella parte superiore di questa pagina. Se indica in quale città vive, possiamo metterla in contatto con un sacerdote della Società che si trovi nelle vicinanze.
In che modo la Società Sacerdotale della Santa Croce aiuta i sacerdoti?
La formazione secondo la spiritualità dell’Opus Dei, viene offerta in piccoli gruppi, attraverso la direzione spirituale individuale, ritiri, giornate di ritiro, laboratori, conferenze e altri mezzi, aiuta i sacerdoti della Società Sacerdotale a crescere nella loro vocazione e missione come servitori e ambasciatori dell’amore di Cristo. La vita sacerdotale richiede una formazione continua – spirituale, accademica, pastorale e umana – e la Società Sacerdotale rende accessibile questa formazione in armonia con le indicazioni dei Pontefici, della Congregazione per il Clero e della Conferenza Episcopale di ciascun Paese. Il Codice di Diritto Canonico raccomanda che i sacerdoti diocesani approfittino di associazioni come la Società Sacerdotale della Santa Croce: "I chierici secolari diano importanza soprattutto alle associazioni le quali, avendo gli statuti autorizzati dall'autorità competente, mediante una regola di vita adatta e convenientemente approvata e mediante l'aiuto fraterno, stimolano alla santità nell'esercizio del ministero e favoriscono l'unità dei chierici fra di loro e con il proprio Vescovo" (Can. 278 § 2).
Chi può unirsi alla Società Sacerdotale della Santa Croce?
Per unirsi alla Società Sacerdotale della Santa Croce, un sacerdote diocesano deve avere la convinzione di aver ricevuto una chiamata da Dio a vivere la spiritualità dell’Opus Dei. Questo implica rispetto, amore e obbedienza verso il proprio vescovo, affetto e unità con gli altri sacerdoti della diocesi, cura per la propria vita sacerdotale, pietà personale, desiderio di studio e formazione permanente, zelo per le anime, spirito di sacrificio, desiderio di promuovere vocazioni per la Chiesa e aspirazione a svolgere i propri doveri sacerdotali nel miglior modo possibile.
I sacerdoti religiosi possono unirsi alla Società Sacerdotale della Santa Croce?
I sacerdoti appartenenti alla vita consacrata si trovano già per vocazione in un cammino specifico di santità secondo il carisma e la spiritualità propri dei loro rispettivi istituti. Questi sacerdoti sono invitati e incoraggiati a collaborare con l’Opus Dei prima di tutto con la preghiera, e nella misura in cui ciò sia compatibile con il loro carisma.