Congresso internazionale "La grandezza della vita quotidiana"

È stato presentato ieri alla stampa il congresso internazionale "La grandezza della vita quotidiana", che avrà luogo a Roma dal 7 all’11 gennaio 2002, organizzato dalla Pontificia Università della Santa Croce, in occasione del Centenario della nascita del beato Josemaría.

Secondo Pierpaolo Donati, Ordinario di Sociologia all’Università di Bologna e membro del Comitato Scientifico, "il congresso vuole approfondire il 'cuore' del messaggio di Josemaría Escrivá, che si riassume nell’espressione 'grandezza della vita quotidiana'”. A motivo dell’ampiezza di questo messaggio le tematiche che verranno affrontate nei tre giorni di svolgimento saranno numerose: la famiglia, la scienza, l'educazione, l'integrazione sociale; e poi ancora lo sviluppo, il lavoro, i giovani, la solidarietà, l’ opinione pubblica, la creatività artistica, il sacerdozio, ecc.

Al Congresso è prevista la partecipazione di circa 1.200 persone provenienti da 57 nazioni; le relazioni di carattere scientifico e le comunicazioni principali saranno 111. Interverranno fra gli altri, per citare alcune note personalità la professoressa e deputata norvegese Janne Haaland Matlary; il professor Giorgio Rumi, Ordinario di Storia Contemporanea all'Università degli Studi di Milano, che tratterà del contesto storico e culturale in cui si svolse il ministero di Josemaría Escrivá; il teologo e sacerdote keniota Charles Nyamiti, che spiegherà l’attualità di questo messaggio nel continente africano, dal punto di vista dell’inculturazione; Evgeni Pazukhin, filosofo russo ortodosso, analizzerà il personalismo e l’universalismo del beato Josemaría e l'interesse suscitato dal suo messaggio nel mondo slavo; il libanese El-Hallil, economista e musulmano, tratterà delle problematiche legate allo sviluppo.

Il congresso comprende anche 18 workshops che impegneranno 260 relatori e che sono dedicati ad altrettante aree tematiche, tutte riconducibili a una riflessione sul rapporto fra la fede cristiana e le diverse dimensioni della vita quotidiana. Obiettivo di tutto questo lavoro – ha spiegato - la scrittrice Marta Manzi, membro del Comitato organizzatore, è quello di "promuovere un momento di riflessione sulla fede come elemento di pace e di amicizia sociale". La predicazione di Josemaría Escrivá – aggiunge la Manzi – "è stata un continuo richiamo in questo senso: imparare a vivere insieme, a lavorare insieme, senza dar peso alla razza, al background culturale, al credo religioso, alla condizione sociale, agli schieramenti politici".

Attorno al Congresso vero e proprio si svolgeranno altre attività, come ad esempio la proiezione di un filmato ancora inedito sul messaggio di Josemaría Escrivá, realizzato da Alberto Michelini; la presentazione del francobollo commemorativo del centenario emesso dalle Poste Italiane; un concerto corale all’Auditorio Nazionale di Santa Cecilia a beneficio del Centre Hospitalier Monkole del Congo (10 gennaio); l’udienza del Santo Padre a conclusione del congresso (12 gennaio). Il giorno 9, giorno centenario della nascita di Josemaría Escrivá, si terrà una Concelebrazione Eucaristica.