Campus Bio-Medico e Farmindustria, una partnership per l’Africa

Nella Sala della Promoteca del Campidoglio a Roma, è stato presentato il 21 novembre 2002 il Progetto di Formazione per la Salute nell'Africa SubSahariana, promosso dall'Università "Campus Bio-Medico" di Roma in collaborazione con Farmindustria.

Sono intervenuti il Ministro della Salute Girolamo Sirchia, il Sindaco di Roma Valter Veltroni, il Rappresentante personale del Presidente del Consiglio per il Piano “Azione Africa”, Alberto Michelini, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede Joaquín Navarro-Valls, oltre ai presidenti del Campus Bio-Medico, Paolo Arullani e di Farmindustria, Gian Pietro Leoni.

L'obiettivo del Progetto è intervenire nel difficile contesto dell'Africa Subsahariana, attraverso il trasferimento di competenze riguardanti la ricerca clinica come prevenzione e l’appropriato uso dei farmaci, puntando alla formazione in loco degli operatori e all’invio di personale specializzato. Il progetto prevede anche borse di studio trimestrali presso strutture sanitarie italiane e la prosecuzione del monitoraggio delle attività via internet. Due anni di formazione professionale per sviluppare competenze in vari settori sanitari allo scopo di combattere le malattie più diffuse e per migliorare l’organizzazione delle strutture sanitarie.

Partecipano attivamente come partner del progetto due poli locali di eccellenza: il Centre Hospitalier Monkole di Kinshasa (Rep. Dem. del Congo) e il St. Mary Lacor Hospital di Gulu (Uganda).

La scelta di sviluppare la competenza tecnico-sanitaria in Uganda e Congo, scaturisce dalla consapevolezza che solo attraverso un’adeguata formazione del personale locale l’impegno dei paesi più sviluppati a favore delle popolazioni africane può avere un impatto positivo e duraturo. Con l’idea di perseguire la professionalizzazione nel Sud del mondo e al tempo stesso accrescere l’“umanizzazione” nel Nord.

Nel 2004, al termine delle attività previste dal progetto, si svolgerà un convegno con rappresentanti dei Paesi africani coinvolti ed esperti nel settore della cooperazione, per la presentazione dei risultati scientifici e formativi dell’intera esperienza.