Origini e sviluppo
L'idea della Società Sacerdotale della Santa Croce nacque nel cuore di san Josemaría Escrivá come un modo per fornire un sostegno spirituale ai sacerdoti diocesani, senza alterare la loro appartenenza e il loro servizio alla propria diocesi. Inizialmente, San Josemaría pensò di coinvolgere alcuni sacerdoti negli apostolati dell'Opus Dei, ma presto comprese che il disegno di Dio era diverso.
Attraverso un lungo processo di discernimento e con l'approvazione della Santa Sede, la Società Sacerdotale della Santa Croce si sviluppò fino a raggiungere la sua configurazione giuridica definitiva nel 1982, quando l'Opus Dei fu eretta a Prelatura personale.
Natura e finalità
La Società Sacerdotale della Santa Croce è un'associazione di chierici, distinta dalla Prelatura dell'Opus Dei, ma ad essa legata. Essa accoglie sia i sacerdoti che costituiscono il presbiterio della Prelatura, sia i sacerdoti incardinati nelle diocesi che desiderano ricevere un aiuto spirituale secondo lo spirito dell'Opus Dei.
La Società si inserisce tra le realtà associative sacerdotali raccomandate dal Concilio Vaticano II nel decreto Presbyterorum Ordinis, che incoraggia le associazioni volte a promuovere la santità dei sacerdoti.
Il fine della Società Sacerdotale della Santa Croce è quello di:
- aiutare i sacerdoti a migliorare la loro vita interiore, alimentando il loro rapporto personale con Dio e coltivando uno spirito di preghiera.
- stimolare la fedeltà nello svolgimento dei compiti sacerdotali, aiutando i sacerdoti a vivere il loro ministero come un cammino autentico di identificazione con Cristo.
- accrescere l'unione di ciascuno con il proprio vescovo e la fraternità con gli altri presbiteri.
- promuovere la comunione con tutta la Chiesa, favorendo un'apertura alla fraternità di tutto l' Ordo presbyterorum.
Aiuto spirituale offerto
L'aiuto spirituale offerto dalla Società si concretizza in:
- Direzione spirituale personale: i soci possono ricevere un accompagnamento spirituale individuale da parte di sacerdoti esperti nella spiritualità dell'Opus Dei.
- Insegnamenti di vita spirituale: la Società organizza incontri, ritiri e corsi di formazione per approfondire la vita interiore e la spiritualità sacerdotale.
- Momenti di fraternità: la Società promuove occasioni di incontro e di scambio tra i soci, favorendo la crescita della fraternità sacerdotale.
Spirito dell'Opus Dei e vita sacerdotale
Lo spirito dell'Opus Dei, che anima la Società Sacerdotale della Santa Croce, si basa su alcuni pilastri fondamentali:
- Filiazione divina: la consapevolezza di essere figli di Dio in Cristo, che porta a vivere con fiducia nella Provvidenza, semplicità nei rapporti umani e amore per il mondo.
- Unità di vita: l'integrazione armoniosa tra la vita spirituale e l'attività pastorale, evitando una separazione tra il rapporto con Dio e l'impegno nel ministero.
- Santificazione del lavoro: l'impegno a svolgere il proprio ministero con diligenza, competenza e amore, trasformandolo in un cammino di perfezione cristiana e di servizio al prossimo.
- Spirito apostolico: la naturale propensione a condividere la fede e a testimoniare Cristo attraverso la propria vita e il proprio ministero.
- Pietà cristiana e sapere teologico: la cura della vita interiore, nutrita da una solida formazione dottrinale e teologica.
Appartenenza alla Società
L'adesione alla Società Sacerdotale della Santa Croce è una vocazione divina e richiede un profondo desiderio di cercare la santità nel ministero sacerdotale secondo lo spirito dell'Opus Dei. I sacerdoti diocesani che desiderano aderire possono farlo come soci aggregati o soprannumerari.
Non ci sono gradi diversi di adesione, ma diverse possibilità di partecipazione alle attività della Società, a seconda delle circostanze personali e degli impegni pastorali di ciascun socio.
I sacerdoti diocesani che aderiscono alla Società rimangono pienamente incardinati nella propria diocesi e dipendono esclusivamente dal proprio vescovo. Il loro rapporto con la Società è esclusivamente di formazione spirituale.
Cooperatori
I sacerdoti che apprezzano il lavoro della Società, ma non sentono la chiamata ad aderirvi come soci, possono diventare cooperatori. Essi sostengono la Società con la preghiera, le elemosine e, se possibile, con la collaborazione al ministero pastorale.
In conclusione, la Società Sacerdotale della Santa Croce si presenta come un prezioso strumento di sostegno per i sacerdoti diocesani che desiderano crescere nella santità e vivere il loro ministero come un cammino di identificazione con Cristo.