San Josemaría Escrivá in San Pietro
Cerimonia della collocazione della statua monumentale di San Josemaría in San Pietro con la benedizione del Santo Padre Benedetto XVI. Il video è prodotto da Rome Reports e si può adquistare in DVD a www.vaticanum.com
Una guerra fratricida: 1936-1939
30 agosto 1936. Da poco più di un mese la Spagna si è spaccata in due fazioni, che si affrontano in una guerra fratricida. Don Josemaría, come tanti altri sacerdoti, rischia la vita. Il racconto di Michele Dolz, intorno ai successi più significativi di questi difficili e decisivi anni nella vita di san Josemaria Escriva di Balaguer
A Montesilvano una strada intitolata a san Josemaría
Personalità civili e religiose hanno dato risalto alla cerimonia di intitolazione di una strada a san Josemaría Escrivá, a Montesilvano (Pescara).
Dopo la guerra: Perdono e reconciliazione
La fine della guerra civile spagnola non significò la fine delle inimicizie e dei rancori. E in quel clima risentito don Josemaría predicava ardentemente il perdono e la riconciliazione, senza sprecare occasioni.
16 febbraio, 1932: Le opere sono amore, non i bei ragionamenti
Proprio in questi giorni si compie un nuovo anniversario di questa locuzione divina. San Josemaría fece molte volte riferimento a tale episodio, accaduto il 16 febbraio 1932; ma ne parlava sempre in modo tale da rendere difficile individuarne il protagonista. Solo dopo il suo ritorno alla casa del Cielo abbiamo conosciuto nei particolari l’episodio, descritto negli Appunti intimi, e poi raccolto in una delle biografie pubblicate.
Nato due volte
Josemaría aveva due anni quando si ammalò gravemente. I genitori chiesero a Dio la guarigione del bambino. La mamma promise alla Madonna che, se il bimbo fosse guarito, lo avrebbero portato in pellegrinaggio alla venerata cappella di Torreciudad.





