​Commento al Vangelo: Tesoro nascosto, perla preziosa

Vangelo e commento del mercoledì della 17ª settimana del tempo ordinario. Che cos’è il regno dei cieli? «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo». La vocazione personale è come una luce di Dio che ci spalanca una nuova visione della vita. Riceverla con amore è come trovare una perla preziosa di grandissimo valore.

Vangelo (Mt 13,44-46)

Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.


Commento

Gesù parla del Regno dei Cieli usando parabole e paragoni chiari e semplici, molto espressivi, che possono essere tenuti a memoria facilmente e che permettono di tornarci sopra ancora per trarne conseguenze e fissare propositi.

Dio ha un piano per ciascuna persona, per ognuno di noi, per farci felici nel suo Regno e lavorando per il suo Regno, che si realizza nella propria personale vocazione.

Nel corso della vita ci va svelando i suoi piani finché arriva il momento in cui ci troviamo di fronte a questo regalo, preparato da tutta l’eternità. Siamo liberi e possiamo accoglierlo o rifiutarlo.

Da un lato percepiamo la bellezza dell’orizzonte che si apre davanti a noi, dall’altro le rinunce, connesse al lasciare tutto per dedicarci con tutte le nostre forze a ciò che il Signore ci mette davanti. Gesù, facendoci vedere la logica reazione di chi scopre un tesoro nascosto o una perla preziosa, ci aiuta a prendere una decisione.

La chiamata di Dio è qualcosa di molto prezioso. «Se mi chiedete come si comprende la chiamata divina - dice san Josemaría -, come uno se ne accorge, vi dirò che è come una nuova visione della vita. È come se si accendesse una luce dentro di noi; è un impulso misterioso, che spinge l’uomo a dedicare le sue più nobili energie a una attività che, con l’esercizio, finisce con il diventare un lavoro». È una forza vitale, che è come una valanga che travolge tutto, è quella che altri chiamano vocazione»[1].

Per questo, san Josemaría ci fa notare che «così è la nostra chiamata, quando abbiamo saputo riceverla con amore, quando abbiamo saputo intenderla come una cosa divina, come una pietra preziosa di infinito valore. Questa chiamata è un tesoro nascosto che non tutti trovano. Lo trovano quelli veramente scelti da Dio: verrà chiesto molto a chi ha ricevuto molto»[2].

Oggi, le parole di Gesù ci fanno rendere conto di quanto vale ciò che Dio ci offre quando ci chiama e ci invitano a considerare che vale la pena giocarsi tutto per ottenerlo: è la perla che il mercante acquista anche a costo di vendere tutto quello che possiede, è il tesoro dimenticato nel campo.

Francisco Varo


[1] San Josemaría, Lettera nº 3, n. 9.

[2] Ibidem, nn. 9-10.