Commento al Vangelo: Lo Spirito di Verità

Vangelo e commento del mercoledì della 6ª settimana di Pasqua. L’amore per la sacra Scrittura e la conoscenza della fede della Chiesa che ce ne fa capire il senso, ci aiuterà a conoscere Cristo con maggiore profondità.

Vangelo (Gv 16, 12 - 15)

Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.

Commento

I quattro versetti del Vangelo di oggi hanno un grande significato teologico. In essi e, specialmente nei versetti 14 - 15, si scoprono alcuni aspetti del mistero della Santissima Trinità, che è uguaglianza delle tre divine persone, come dire che tutto ciò che è del Padre è del Figlio, che tutto ciò che è del Figlio è del Padre, come lo Spirito Santo ha tutto ciò che il Padre e il Figlio hanno in comune, cioè l’essenza divina.

Inoltre, il Signore parla dello Spirito Santo come di colui che li guiderà sino alla verità piena (v. 13).

Se è vero che gli apostoli conoscevano Cristo e che da Lui sono stati inviati per parlare e predicare in suo nome, anche noi cristiani conosciamo Cristo, almeno sino a un certo livello.

Tuttavia, a volte, come spiegava papa Benedetto ai giovani riuniti in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù in Polonia, possiamo avere la tentazione di trasformare la religione in un prodotto di consumo, per scegliere quello che ci piace. Una tale religione del “fai da te” alla fine non ci aiuta. Sarà pure comoda, però, nell’ora della crisi ci abbandona alla nostra sorte[1]. E, di certo, l’affermazione del papa emerito non perde di significato se proviamo a sostituire religione con Verità...

Lo Spirito Santo ci aiuta, propriamente, a conoscere Cristo in profondità. Perciò, «cerchiamo noi stessi di conoscerlo sempre meglio per poter in modo convincente guidare anche gli altri verso di Lui. Per questo è così importante l'amore per la Sacra Scrittura e, di conseguenza, importante conoscere la fede della Chiesa che ci dischiude il senso della Scrittura»[2]

Pablo Erdozáin


[1] Cfr. Benedetto XVI, Omelia, 21-VIII-2005.

[2] Idem