“Padre mio del Cielo aiutami”

A te che ti demoralizzi, ripeterò una cosa molto consolante: a chi fa ciò che può, Dio non nega la sua grazia. Nostro Signore è Padre, e se un figlio gli dice nella quiete del suo cuore: Padre mio del Cielo, eccomi qua, aiutami... Se si rivolge alla Madre di Dio, che è nostra Madre, ce la fa. Ma Dio è esigente. Chiede amore davvero; non vuole traditori. Bisogna essere fedeli a questa lotta soprannaturale, che vuol dire essere felici sulla terra a forza di sacrifici. (Via Crucis, X stazione 3° punto)

Accostatevi settimanalmente — e ogni volta che ne abbiate bisogno, ma senza cadere negli scrupoli — al santo sacramento della Penitenza, il sacramento del divino perdono. Rivestiti della grazia, attraverseremo le montagne [Cfr Sal 103, 10], percorrendo l'ascesa del compimento del dovere cristiano senza attardarci. Impiegando queste risorse con buona volontà e chiedendo al Signore di concederci una speranza di giorno in giorno maggiore, possederemo la contagiosa allegria di chi sa di essere figlio di Dio: Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? [Rm 8, 31]. Ottimismo, dunque: mossi dalla forza della speranza, lotteremo per cancellare la macchia viscida lasciata dai seminatori dell'odio e riscopriremo il mondo da una prospettiva di gioia, perché esso è uscito bello e limpido dalle mani di Dio. Altrettanto bello potremo restituirlo a Lui, se impariamo a pentirci. 

Cresciamo nella speranza, perché così ci rafforzeremo nella fede, vero fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono [Eb 11, 1]. Cresciamo in tale virtù, che è supplica al Signore perché accresca in noi la sua carità, poiché si confida davvero solo in ciò che si ama con tutte le forze: e vale la pena amare il Signore. Voi avete sperimentato, come me, che la persona innamorata si dona piena di sicurezza, con una sintonia meravigliosa, che porta i cuori a battere all'unisono. E che mai sarà l'Amore di Dio? Non sapete che Cristo è morto per ciascuno di noi? Sì, per il nostro povero, piccolo cuore, Gesù ha consumato il sacrificio redentore.

Spesso il Signore ci parla del premio che ci ha guadagnato con la sua Morte e la sua Risurrezione. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io [Gv 14, 2-3]. Il cielo è la meta del nostro cammino terreno. Gesù ci ha preceduti e là, in compagnia della Vergine e di san Giuseppe — che io tanto venero —, degli Angeli e dei Santi, è in attesa del nostro arrivo. (Amici di Dio, 129-130)

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