Che cosa meravigliosa quando il Padre ci dirà: Bene, servo buono e fedele: sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone! [Mt 25,21]. Pieni di speranza! E questo il prodigio dell'anima contemplativa. Viviamo di Fede, di Speranza, d'Amore; e la Speranza è la nostra fortezza. Ricordate san Giovanni? Ho scritto a voi, giovani, perché siete forti e la parola di Dio dimora in voi e avete vinto il maligno [1 Gv 2, 14]. Dio ci incalza, per la giovinezza eterna della Chiesa e dell'umanità intera. Potete trasformare in realtà divina tutto ciò che è umano, come il re Mida trasformava in oro tutto ciò che toccava.
Non dimenticatelo mai: dopo la morte vi accoglierà l'Amore. E nell'amore di Dio ritroverete tutti gli amori limpidi che avete avuto sulla terra. Il Signore ha disposto che trascorriamo la breve giornata della nostra esistenza lavorando e, come il suo Unigenito, facendo il bene [At 10, 38]. Nel frattempo, dobbiamo essere vigilanti, in ascolto di quelle chiamate che Sant'Ignazio di Antiochia sentiva nella sua anima, mentre si avvicinava l'ora del martirio: Vieni dal Padre [Sant'Ignazio d'Antiochia, Epistola ad Romanos, 7], vieni da tuo Padre, che ti attende ansioso.
(Amici di Dio, nn. 221)