Un’iniziativa fiorentina

È la "Sacred Art School" di Firenze. Ha un obiettivo ambizioso: promuovere la creatività nel disegno, nella pittura e nella scultura di artisti e di artigiani che si mettono al servizio della Chiesa e della società. Ce ne parla Giorgio Fozzati, Direttore della Scuola.

Dony MacManus è uno scultore irlandese, fedele della Prelatura dell’Opus Dei, che ha stabilito da alcuni anni la sua residenza a Firenze, la città d’arte per eccellenza, meta di tanti artisti da tutto il mondo. Ed è proprio nell’ambiente artistico che Dony ha capito l’importanza dell’arte sacra figurativa, dopo che alcuni dei suoi migliori amici si sono avvicinati alla fede cristiana e hanno ricevuto il battesimo.

Così è stato per Cody e sua moglie Alina. Cody è uno scultore giovanissimo, viene dall’America del nord, dopo il battesimo si è sposato con Alina e hanno tre figli, che sono le sue sculture più belle, come dice a tutti. E poi Osamu, giapponese, pittore, anche lui alla ricerca di Dio attraverso l’arte sacra, è stato battezzato nella veglia di Pasqua di due anni fa.

E tanti altri che si stanno avvicinando alla fede dopo aver ammirato le statue di Michelangelo, i dipinti di Raffaello, le pitture del Pontormo. Così Dony ha messo in cantiere la sua idea che coltivava da anni: una scuola d’arte sacra, per insegnare a realizzare soggetti sacri che aiutino a ritrovare il senso del divino, che svelino il mistero, che facilitino la preghiera, la contemplazione. A fondamento della Scuola di Arte Sacra ci sono tre pensieri forti: lo spirito della Liturgia, di Benedetto XVI; la teologia del corpo, del Beato Giovanni Paolo II; e la teoria delle “real presences” del filosofo esteta George Steiner.

Intorno a Dony si è formato un gruppo di appassionati e, dopo un lungo e paziente lavoro, la Sacred Art School di Firenze (https://sas-f.com) ha preso corpo, con la collaborazione di tante persone e delle istituzioni cittadine. Perché di soldi nemmeno l’ombra, come è giusto che sia in un’impresa di artisti, che per definizione sono sempre squattrinati. La risposta è stata sorprendente: dagli artigiani fiorentini al Comune, che ha messo a disposizione la sede per la scuola, e poi l’Opera di s. Maria del Fiore, la fabbrica del Duomo, che insieme ad altre istituzioni ha costituito l’associazione Onlus che promuove la scuola. Il vescovo della diocesi, il cardinale Giuseppe Betori, ha incoraggiato fin dall’inizio il progetto e adesso presiede il Comitato d’onore della Scuola.

Anche la Camera di Commercio è intervenuta mettendo a disposizione un buon numero di borse di studio per gli alunni del primo corso di Tecnico della progettazione, creazione e realizzazione di opere di artigianato artistico sacro, rivolto ai più giovani che vogliono intraprendere il lavoro di artigiano. La Regione Toscana ha riconosciuto il titolo e lo ha inserito nel repertorio delle professioni, arti e mestieri. Le Botteghe artigiane fiorentine hanno una lunga tradizione e ancora oggi ci sono degli artigiani molto innamorati del loro lavoro ben fatto fin nei più piccoli particolari, anche quelli che non si vedranno a opera conclusa.

Tra i primi progetti che gli alunni seguiranno con i maestri artisti c’è quello di realizzare alcune statue, quadri e oggetti per il culto da destinare alle chiese distrutte dal terremoto in Emilia. Il progetto è fatto insieme alla Caritas diocesana e rivolto alla diocesi di Carpi, una delle più colpite dal sisma.

 

Le iscrizioni al corso termineranno il 15 novembre.

Per maggiori informazioni https://sas-f.com