El Mundo
I genitori del neonato operato di spina dorsale bifida mentre era ancora nel corpo della madre affermano di non aver mai pensato alla possibilità di abortire dopo aver saputo della grave malattia di cui era affetta la figlia. Antonio e María José, fedeli dell’Opus Dei, sono soddisfatti del successo medico raggiunto nel loro caso.
Ci tengono a sottolineare le qualità umane dell’equipe che si è occupata del loro caso nell’Ospedale Virgen del Rocío. Guillermo Antiñolo, direttore dell’unità di genetica e riproduzione ha messo in evidenza la “forza e il coraggio” della madre, la quale, come il neonato, oggi “gode ottima salute”.
“Non lo considero un atto di coraggio; ho fatto quello che avrebbe fatto qualunque altra madre”, ha dichiarato María José.
El País
La madre, che continua a ringraziare i medici e a sottolineare la loro “umanità”, vuole lanciare un messaggio di “speranza” alle famiglie che hanno lo stesso problema: “Spesso i genitori decidono di abortire senza sapere quello che si può fare per i loro figli, e che questi ultimi possono avere una vita perfettamente sopportabile e di qualità”.
María José spera che il caso di sua figlia “apra una strada in cui la chirurgia possa fare passi avanti” e serva a “far diminuire le percentuali di aborto”. “Si è pregato molto e io mi sono raccomandata a san Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei”. La bambina lascerà l’ospedale fra due o tre settimane.
ABC
Maria, anche se può sembrare ovvio, deve la vita a sua madre. Quando alla 21ª settimana di gestazione le ecografie e le risonanze magnetiche hanno rivelato che la figlia era affetta da spina dorsale bifida ed era condannata a vivere per sempre dipendente da un’altra persona, María José non ci ha pensato due volte. Se esisteva una minima possibilità che la figlia potesse nascere, non sarebbe stata lei a impedirlo.
«Mi hanno proposto di abortire, cosa che io ho scartato immediatamente perché sono cattolica», ha detto ieri fra le lacrime María José , la quale, solo 36 ore dopo aver dato alla luce con un parto cesareo la sua prima figlia – ha anche un bambino di 20 mesi – ha avuto la forza di ricevere una decina di giornaliste. La storia lo meritava.
L’audacia della madre ha liberato la piccola da una vita piena di ostacoli e limitazioni. «Un miracolo? – si è domandata María José -. Non lo so; ma Dio mi ha aiutato moltissimo, mi ha dato una forza enorme. Spero che ora altri bambini possano avere l’opportunità di vivere!».
Diario Sur
Il primo neonato d’Europa sottoposto a chirurgia fetale volta a correggere la spina dorsale bifida, un intervento effettuato alla 27ª settimana di gestazione, è venuto alla luce nell’Ospedale Virgen del Rocío di Siviglia dopo un cesareo senza complicanze.
Il neonato è una bambina che si chiama Maria ed è venuta al mondo dopo 33 settimane di gestazione, pesa 2 chili e 75 grammi ed è alta 40 centimetri.