Un imprenditore siciliano

Ferdinando Veneziani racconta della sua vocazione cristiana, scoperta durante il viaggio di nozze grazie alle parole di un amico. Poi l'entrata a far parte dell'Opus Dei, la crescita della famiglia e il lavoro che lo vede in prima linea, tra l’altro, nell’aiutare gli immigrati della Costa d’Avorio.

Palermo, settembre 2006. Il 29 agosto 1987 sposo Marianna e qualche giorno dopo parto con lei per il viaggio di nozze in Egitto: Il Cairo, le piramidi, il Nilo, la valle dei Re, Luxor: di meraviglia in meraviglia. Nella comitiva di turisti c’è anche un amico di famiglia, Giovanni, che, approfittando del lungo viaggio, “inganna il tempo” parlandoci di vita cristiana, di vocazione alla santità, di famiglia, di figli, di santificazione lavoro e… dell’Opus Dei. Resto sorpreso e incuriosito e comincio così una ricerca che, dieci anni dopo, mi porta a entrare a far parte dell'Opus Dei.

Attualmente sono marito e padre felice di tre figli. L’identità di cristiano, ricevuta con il battesimo, nella mia vita si fonde con la mia vocazione di marito, di padre e di lavoratore grazie all’incontro con San Josemaría. La consapevolezza di essere figlio di Dio, ricevuta dal Fondatore dell’Opera, infonde in me una serenità e una fortezza straordinarie.

All’interno del nostro matrimonio, mia moglie e io siamo alla ricerca costante di un miglioramento della nostra formazione al ruolo di genitori ed educatori. Il rapporto personalizzato con ciascun figlio per noi è alla base di tutto, ed è fantastico vedere come ciascuno di loro cambia di anno in anno e mette alla prova costantemente il nostro impegno.

Siamo felici di vedere come lentamente, ma costantemente, prende forma il carattere di ciascuno dei nostri figli.

Abbiamo anche scelto con cura le scuole che i nostri figli frequentano. Sono scuole avviate da genitori, che utilizzano l’educazione omogenea e si ispirano ai principi cristiani. Qui i nostri figli sono aiutati a crescere come persone libere, ma responsabili, con una grande attenzione per tutti gli aspetti: intellettuale, affettivo ecc.

Quanto al lavoro, dirigo una piccola impresa che si occupa di fornitura e installazione di pompe di calore e impianti di riscaldamento. Sono sempre in contatto con i vari clienti e ho molte occasioni per trasmettere ciò che ho ricevuto da Dio. A volte basta un sorriso e un po’ di gentilezza per fare capire la bellezza della nostra fede.

Parte del mio tempo la dedico all’incarico di Console in Sicilia della Repubblica di Costa d’Avorio, una splendida comunità per cui lavoro da otto anni. Cerco di migliorare le condizioni di queste persone: il loro lavoro e il loro inserimento nel tessuto sociale ed economico della Sicilia. Attraverso questo incarico, sono entrato in contatto anche con tante personalità della diplomazia, della politica e dell’impresa, con le quali intrattengo amichevoli rapporti, impegnandomi a portare anche in questi ambienti ciò che San Josemaría chiamava il “bonus odor Christi”.

Mi sento apostolo e quindi mi occupo degli amici pensando al loro bene materiale, ma anche a quello spirituale. Cerco quindi di portarli tutti alla conoscenza di Cristo, attraverso la vita ordinaria che ciascuno vive, la famiglia che ciascuno ha, e anche attraverso l’aspirazione a migliorarsi professionalmente ed umanamente.