Un Angelo Custode fuori dalla stanza

Come comportarsi quando i propri colleghi non condividono i tuoi orizzonti cristiani o addirittura ne sono contrariati o si comportano in maniera offensiva? In questa testimonianza viene raccontato un modo semplice ma soprannaturale di reagire a queste situazioni.

So di essere chiamato a santificare il lavoro e quindi anche il rapporto con i colleghi di ufficio. Ultimamente ho avuto buoni motivi per ringraziare il Signore per l’aiuto che mi ha dato e per aver dimostrato, oltre all’efficacia della sua grazia, la sua fantasia e il suo senso dell'umorismo.

Due anni fa arrivò nell'ufficio dove lavoro un nuovo collega e fu assegnato alla mia stanza. Un po' più giovane di me, da subito si dimostrò affabile, sebbene di modi un po' ruvidi. Purtroppo aveva il vizio della bestemmia.
Decisi che non potevo certo far finta di nulla: presi un po' di coraggio, spiegai che sono credente, che Dio è mio (e suo) Padre e gli chiesi, con cortesia e con fermezza, di non bestemmiare. Nonostante qualche rimostranza e qualche borbottio, dimostrò fin da subito buona volontà e impegno.


presi un po' di coraggio, spiegai che sono credente, che Dio è mio (e suo) Padre e gli chiesi, con cortesia e con fermezza, di non bestemmiare

Dopo qualche giorno prese lui stesso un'iniziativa per correggersi: mise un barattolo di vetro in stanza, spiegando che avrebbe messo 1 € di multa ad ogni eventuale "infrazione". Le prime monetine sono arrivate, ma il suo atteggiamento lasciava intravedere che stava lottando seriamente e abbandonando quella brutta abitudine, a costo di mordersi la lingua, anche in senso non figurato.

Dopo alcune settimane il barattolo non è stato più necessario. Ho potuto rallegrarmi del fatto che lo spirito del "patti chiari, amicizia lunga", oltre a risolvere il problema, aveva messo buone basi nel rapporto con lui, che ora considero anche un amico. Un bel giorno, arriva l’ultima ratifica: gli capita sulla scrivania una pratica un po' complessa e antipatica, prende in mano il fascicolo e dice ad alta voce una giaculatoria, una rapida preghiera. Si può immaginare la mia risata a cui si è unito anche lui.

lo spirito del "patti chiari, amicizia lunga", aveva messo buone basi nel rapporto con lui, che ora considero anche un amico

Dopo due anni, il mio amico cambia stanza, e al suo posto sono venuti altri due ragazzi. Con uno ho scoperto ben presto di condividere la fede e, quando il contesto lo permette, ci fermiamo per recitare l'Angelus insieme. Il nostro è un ufficio piuttosto trafficato e la mattina c'è sempre un bel viavai di utenti, colleghi e telefonate.

in tanti mesi di Angelus, siamo stati interrotti solamente una volta

Tuttavia, in tanti mesi di Angelus, siamo stati interrotti solamente una volta: è come se un Angelo Custode si piazzasse puntualmente davanti alla porta o staccasse il telefono per lasciarci pregare indisturbati.
L'altro collega, invece, è distante dalla pratica religiosa e dalla vita di fede: conosce il catechismo ma si professa non praticante, anzi ha una buona dose di vis polemica quando cavalca i temi anti-ecclesiali che oggi vanno per la maggiore.

Ebbene, con questi due più quello della giaculatoria, da qualche tempo condividiamo la pausa dal lavoro parlando di attualità, cercando magari di studiare un poco le questioni per rendere la discussione più sostanziosa e propositiva. La cosa, però, non sempre risulta interessante e fruttuosa e allora l'amico polemico se ne esce con questa proposta: "Lasciamo stare la cronaca: perché invece non scegliamo ogni settimana una parabola del Vangelo? Francesco – cioè io – si prepara e ce la spiega e poi la commentiamo durante la pausa. Che ne dite?".

Ancora una volta mi sono messo a ridere, pensando al 'miracolo' a cui stavo assistendo. Naturalmente anche il collega del barattolo di monetine l'ha trovata un'ottima idea e, sin dai primi incontri, lui e l'altro sono stati i più attenti e i più attivi nel fare domande. Dalla parabola cerchiamo poi di trarre uno spunto per la vita quotidiana, che finisce sul gruppo Whatsapp insieme alla parabola.

Da poco si è aggiunto un quinto collega: finora, forse, non avevo ancora ben capito la storia del lievito nella farina. Credo anche che quell’Angelus recitato per mesi, abbia creato il clima buono e ottenuto l’intercessione della Madonna per l’intervento decisivo del Signore.