“Questi giorni sono stati per me una grazia di Dio”

Dopo aver preso parte al XXIX Simposio Internazionale di Teologia del Sacerdozio che si è tenuto a Burgos il 4 marzo scorso, il Prelato dell’Opus Dei ha passato alcuni giorni nelle regioni di Castilla e Leon. Sabato 5 marzo si è riunito a Valladolid con più di 7.000 persone. Durante la riunione mons. Echevarría ha risposto alle domande di alcuni presenti sulla vita cristiana, l’amore al Papa, la famiglia e l’educazione.

Nei quattro giorni di permanenza nella zona mons. Echevarría ha fatto visita anche ai vescovi di Valladolid e di Burgos, e ha avuto incontri con malati, con giovani e con sacerdoti.

All’incontro del giorno 5 hanno partecipato anche molte persone venute da zone vicine, come León, Zamora, Palencia e dalle Asturie.Durante l’incontro mons. Echevarría ha esortato i presenti a “essere cattolici con i fatti. Quando passate davanti a una Chiesa, fermatevi alcuni minuti con Gesù. Cristo vi starà vicino nel momento del dolore, del lavoro, della solitudine”.

Poi ha messo l’accento sull’importanza che in famiglia ci si divida le incombenze domestiche: “Gesù vi aiuterà a preoccuparvi di tutti, a essere responsabili nel lavoro, ad arrivare a casa stanchi ma senza farvi prendere dall’egoismo, generosi nell’ascoltare con pazienza i figli, il marito o la moglie”.

Cristo – ha proseguito – vuole vivere nelle vostre case, nella vostra famiglia. Non chiudetegli le porte! Non lasciatelo solo! Se lo frequentate, sarete genitori migliori, fratelli migliori, studenti migliori, lavoratori migliori. Tutto ciò che fate migliorerà perché Cristo sarà presente nella vostra vita. Egli ci darà la pace e noi potremo trasmetterla ad altri. Qualche volta i vostri amici non vi ascolteranno; però altre volte vi diranno: senti, perché tu sei sempre allegro?”.

Ha accennato anche alla “enorme sciocchezza secondo cui l’Opus Dei è per i ricchi. L’Opus Dei è per tutti, per i ricchi e per i poveri, che sono la maggioranza, e alcuni sono poveri in canna; per i sani e per i malati, per gli anziani e per i giovani, per gli operai e per gli intellettuali. L’Opus Dei è per tutti quelli ai quali il Signore chiede di essere tanto generosi da mettere la loro vita al servizio degli altri”.

In vari momenti il Prelato ha raccontato vari episodi che hanno divertito i presenti e che illustravano a mo’ di esempio il messaggio cristiano che stava illustrando. Uno dei presenti, autista di autobus della città e membro dell’Opus Dei, gli ha domandato un consiglio sul modo di migliorare il proprio lavoro: “Dal tuo posto di guidatore – ha risposto il Prelato – puoi trasmettere allegria e pace. Offri a Dio il tuo lavoro, anche quando sei stanco, e prega per quelli che salgono sull’autobus”.

Una madre di cinque figli gli ha fatto una domanda sulla gioia che dà avere una famiglia numerosa. “I figli sono la dimostrazione della fiducia di Dio verso i genitori – ha detto il Prelato -. Non abbiate paura dei figli. E se Dio non ve li manda, anche questo è una benedizione, perché potrete dedicarvi ad altre attività di servizio”.

Durante l’incontro un gruppo di giovani ha interpretato la canzone “Tan buen ganadico” e un gruppo di bambine e bambini gli ha offerto alcuni doni.

Poi mons. Echevarría ha parlato delle scuole e del loro ruolo nell’educazione dei bambini. Rivolgendosi ai genitori, ha detto: “Avete il diritto e il dovere di intervenire nell’educazione dei vostri figli. Siate amici dei vostri figli, in modo che vi possano raccontare senza timore i loro problemi. Fate in modo che crescano forti fisicamente, ma anche nello spirito”.

Infine ha fatto un particolare accenno al Santo Padre, per la cui salute ha chiesto a tutti di pregare: “Ha dato la vita per il mondo e per la Chiesa. È distaccato dalla propria vita, ma ha bisogno della vostra orazione. Ci ama tutti alla follia”. Il Prelato ha concluso l’incontro guidando una Avemaria per il Santo Padre e per le istituzioni civili e religiose, preghiera alla quale si sono associati i 7.000 presenti.

Prima di partire da Valladolid, il Prelato ha manifestato il suo compiacimento: “Questi giorni sono stati per me una Grazia di Dio. Appena messo piede in città, ho avuto la gioia di fare visita alla Patrona nella Chiesa di san Lorenzo. Ho potuto toccare con mano l’affetto della gente per l’Eucaristia e per la Madre di Dio”.

Dopo aver incontrato migliaia di persone della città, ha detto: “Ho percepito una comunità cristiana viva e entusiasta per la trasmissione del messaggio di Cristo. Questa è una terra di speranza per la Chiesa spagnola”.

“La pietà dei fedeli – ha continuato Mons. Echevarría – e le numerose opere artistiche che mi hanno indotto alla preghiera, mettono in evidenza che le radici cristiane della cultura spagnola sono profondamente legate a questo paese”.

“Mi ha riempito di pace – ha concluso – constatare che il Santo Padre ha qui figli che pregano per la sua salute e per le sue intenzioni. I vallisoletani sostengono il Papa con la loro orazione e il loro affetto filiale. Questo, infatti, è sempre il modo migliore di aiutarlo”.