Progetti in Africa promossi dall’Associazione Harambee per la beatificazione di Álvaro del Portillo

Harambee (www.harambee-africa.org) è un progetto di solidarietà che promuove iniziative di sviluppo in Africa e attività di comunicazione e sensibilizzazione sull’Africa nel resto del mondo

Tra gli obbiettivi di Harambee ci sono anche quelli di approfondire la conoscenza della cultura africana e diffondere i valori, le qualità e le potenzialità di questo continente. In occasione della beatificazione di Mons. Álvaro del Portillo, Harambee si propone di sviluppare nel corso del 2014 dei progetti in quattro realtà sociali che sono nate per l’impulso del nuovo beato e proporrà ai partecipanti alla beatificazione – e a tutti coloro che vorranno unirsi – di collaborare economicamente per svilupparli.

Padiglione Materno-Infantile nel “Niger Hospital and Diagnostic Center” (Nigeria)

Il Niger Foundation Hospital and Diagnostic Centre NFH ha iniziato ad operare nel 1990, con il proposito di migliorare la situazione sanitaria della popolazione di Enugu, in Nigeria. Attualmente l’ospedale offre i seguenti servizi: consulenza medica, diagnosi, servizi terapeutici, radiologia e analisi clinica.

L’ assistenza sanitaria in Nigeria, ove si registra un alto tasso di natalità, è molto carente. Tra i problemi più gravi emerge la mancanza di infrastrutture e di equipe mediche, oltre alla insufficiente preparazione degli operatori sanitari negli interventi di chirurgia: ogni anno più di 7 milioni di pazienti che subiscono un intervento chirurgico accusano rilevanti complicazioni post intervento.

Il progetto interessa gli abitanti di Ezeagu, area rurale di 200.000 abitanti, zona in cui è situato l’ospedale, ma risulta accessibile anche alla popolazione di Enugu, metropoli che supera il milione di abitanti. Nel 2013, nel Niger Hospital si sono realizzate 3922 visite prenatali. Con la creazione del padiglione materno-infantile si potrà triplicare il numero di assistiti. La realizzazione di questo progetto comporta una spesa di 500.000 €.

Combattere la malnutrizione nell’area di Bingerville (Costa d’Avorio)

La Association pour le Développement Social et Culturel–ADESC è stata costituita nel 1984, ad Abidjan, con lo scopo di migliorare le condizioni di vita degli abitanti della regione di Bingerville. A partire da allora, grazie alla costruzione nel 1998 del Centro Agricolo Ilomba, si realizzano interventi di assistenza sanitaria, campagne contro la malnutrizione infantile, corsi di formazione in igiene e nutrizione per madri e formazione professionale specializzata. Si impartiscono anche corsi di alfabetizzazione e attività per la prevenzione dell’abbandono scolastico.

Negli anni più recenti, la Costa d’Avorio ha sofferto di una continua instabilità politico-sociale: alla guerra civile del 2002 si sono aggiunte le conseguenze di una crisi dovuta alla perdita di capacità di esportare caffè e cacao, pilastri dell’economia nazionale. Le condizioni di vita della popolazione, particolarmente nelle zone agricole come Bingerville a clima umido tropicale e con grave carenza di infrastrutture, si sono gravemente deteriorate. Il progetto si propone di alleviare questa situazione con una campagna contro la malnutrizione, l’assistenza medica di circa 4800 persone, la formazione in igiene e nutrizione attraverso corsi destinati a 500 donne e l’acquisto di un veicolo per le visite a domicilio. Oltre a ciò, per migliorare le condizioni di vita delle donne di questa regione, si organizzeranno corsi di formazione professionale per prepararle a saper conseguire risorse in autonomia e corsi di insegnamento secondario per 25 persone giovani.

La realizzazione di questo progetto comporta un costo di 100.000 euro e aiuterà le famiglie di Bingerville, specialmente le giovani donne. Coloro che beneficeranno direttamente saranno 5.500, con un impatto immediato su circa 14.000 abitanti della zona.

Ambulatori nella zona periferica di Kinshasa: Eliba, Kimbondo y Moluka (Repubblica Democratica del Congo)

Il Centre Congolais de Culture de Formation et Développement ha avviato nel 1991 il Centro ospedaliero Monkole, a Kinshasa, nella regione di Mont-Ngafula. Questo ospedale, con il ISSI (Institut Supérieur en Sciences Infirmières), attualmente cura più di 80.000 pazienti ogni anno, tra cui 48.000 donne: di queste, il 70% vive in condizioni di estrema povertà.

A Kinshasa vivono 10 milioni di abitanti che si cibano, in maggioranza, di prodotti agricoli di base. Nel Paese, il 74% della popolazione soffre di malnutrizione e l’80% vive al di sotto della soglia di povertà. Una fragilità così generalizzata dello stato di salute della popolazione richiede servizi sanitari che il sistema pubblico non è in grado di affrontare, per mancanza di risorse, infrastrutture e personale specializzato. A tale emergenza Monkole e il ISSI rispondono offrendo 4 servizi di medicina generale: maternità, pediatria, medicina interna e chirurgia, ospitati in un edificio ospedaliero centrale e in tre ambulatori medici (Eliba, Kimbondo e Moluka) in zone periferiche di difficile accesso, e programmi di formazione per medici, infermiere e assistenti.

La realizzazione di questi obbiettivi comporta una spesa di 500.000 €. Ne beneficeranno 10.000 bambini ogni anno nei tre ambulatori, 2.000 donne in consulti prenatali e pediatrici e 35.000 pazienti. Ci saranno inoltre 200 nuove infermiere, 75 seguiranno corsi di specializzazione e 150 avranno borse di studio.

Borse di studio a Roma per sacerdoti africani

La Pontificia Università della Santa Croce nasce dal desiderio di san Josemaría di creare a Roma un centro superiore di studi ecclesiastici al servizio della Chiesa universale. Nel 1984, il suo successore Álvaro del Portillo, con la benedizione di san Giovanni Paolo II, poté realizzare il desiderio di san Josemaría inaugurando il Centro Accademico Romano, che nel 1998 divenne Università Pontificia. La Pontificia Università della Santa Croce oggi è costituita dalle facoltà di Teologia, Diritto Canonico, Filosofia e Comunicazione Sociale Istituzionale; ad essa è collegato essenzialmente l’Istituto Superiore di Scienze Religiose all’Apollinare. Molti vescovi di tutto il mondo inviano a Roma sacerdoti e seminaristi delle loro diocesi, con il desiderio che vi ricevano una profonda formazione scientifica e spirituale.

Con una borsa da 13.500 € all’anno un alunno può pagare le tasse accademiche, i libri necessari ai suoi studi, l’alloggio, il vitto e l’assistenza sanitaria. Harambee desidera dedicare 100.000 euro a questo progetto, che offrirà formazione di qualità a sacerdoti e seminaristi di diocesi africane che diversamente non potrebbero accedere ai corsi, per mancanza di risorse economiche. La Pontificia Università della Santa Croce permette agli alunni che provengono da queste – e altre aree geografiche – di vivere e comprendere la storia del Cristianesimo vicino al Santo Padre e al servizio della Chiesa universale.