Mons. Javier Echevarría, Prelato dell’Opus Dei, ha ordinato sacerdoti nel Santuario di Torreciudad due diaconi della Prelatura e ha ricordato “una necessità, sempre attuale, piena di responsabilità: quella di pregare ogni giorno per la santità dei sacerdoti”.
I nuovi sacerdoti sono l’ingegnere tecnico-agricolo Josep María Viñolas (di Salitja, Gerona, Spagna) di 44 anni e l’informatico Mario Vera (di Città del Messico), di 40 anni.
Il Prelato dell’Opus Dei ha definito i sacerdoti come “dispensatori della grazia divina per mezzo dei sacramenti e dell’annuncio della Parola”. “Tutti abbiamo il dovere di aiutare – ha ribadito – coloro che il Signore ha scelto come suoi ministri e di pregare perché aumenti il numero di vocazioni molto fedeli, in tutto il mondo”. “ Perché – ha aggiunto – a ciascuno di noi è stata affidata la Chiesa”.
Ha detto anche che “essere Chiesa, perché questo siamo, ci porta a prendere coscienza del fatto che siamo stati convocati a proseguire nel tempo la missione di Cristo, che vuole contare su ciascuno di noi, senza che avanziamo scuse di debolezza, e che ci chiede se la vita cristiana prende piede attorno a noi”.
Nelle sue parole rivolte ai nuovi sacerdoti, mons Echevarría li ha incitati a guardare “con perseveranza verso il Signore” e a “lottare con costanza” per “non defraudare Dio, la Chiesa e le anime”. Ha messo anche in risalto tre momenti della giornata dei nuovi sacerdoti, per viverli con “gioia e responsabilità”: i sacramenti dell’Eucaristia e della Confessione, e la predicazione della parola di Dio, effettuata con “l’autorità di Cristo e della Chiesa”.
Josep María Viñolas ha affermato, al termine della cerimonia, che spera di essere “disponibile a tutti” e di “dare buon esempio”, come “manifestazione di carità pastorale e di vita rivolta agli altri”. Il nuovo sacerdote svolgerà il suo incarico pastorale in Catalogna e ha detto che l’ordinazione la deve “all’esempio di tanti sacerdoti molto buoni”.
Da parte sua, Mario Vera Juárez ha motivato così la sua decisione: “Dio chiama, continua a chiamare, io sono disponibile; magari continuino ad arrivare molte vocazioni”. Con a sua esperienza professionale di informatico, farà uso delle nuove tecnologie per la l’evangelizzazione, poiché sono “il mezzo attuale di comunicazione, fanno parte della vita delle persone, e soprattutto, anche per mezzo loro, il Signore ci parla”.