Messa per i 60 anni del Centro ELIS | Mons. Fernando Ocáriz per i 60 anni dell’ELIS: “Un punto di riferimento sicuro per tante persone e famiglie”

Il 21 novembre 1965 san Paolo VI inaugurò il Centro ELIS. In occasione del 60° anniversario mons. Fernando Ocáriz ha incontrato le persone che rendono viva la realtà dell’ELIS e della SAFI e celebrato la Santa Messa nella Parrocchia di San Giovanni Battista al Collatino.

Il prelato ha potuto dialogare con molti dei protagonisti delle attività del Centro ELIS e della SAFI: formatori, studenti, volontari, professionisti dell’innovazione e dello sport, famiglie del quartiere che contribuiscono alle iniziative del centro, oltre ad alcune delle persone che hanno contribuito alla storia dell’ELIS fin dagli inizi.

Durante il percorso, sono stati presentati al prelato i progetti più recenti in ambito educativo e sociale, le attività sportive rivolte ai giovani del territorio e le iniziative di formazione universitaria e professionale, sia in Italia che all’estero, che negli anni hanno reso l’ELIS un punto di riferimento per migliaia di studenti, aziende e persone socialmente svantaggiate.

Mettersi nelle condizioni di incontrare Gesù che passa nella nostra vita

Nell’omelia della Messa, celebrata nella parrocchia di San Giovanni Battista al Collatino, il prelato si è riferito alla crescita della comunità in questi sei decenni: “Come questa Chiesa è stata costruita su solide fondamenta e si è conservata materialmente integra nel corso di questi anni (anzi sempre più accogliente grazie anche alla splendida opera d’arte delle vetrate), così anche la comunità di Casalbruciato, con i suoi pastori e i suoi fedeli è cresciuta ed è arrivata ad essere un punto di riferimento sicuro per tante persone e famiglie che hanno beneficiato anche degli innumerevoli servizi offerti dal Centro Elis”. Mons. Fernando Ocariz ha poi continuato sottolineando che “tante persone possono mettersi nelle condizioni di incontrare Gesù che passa nella nostra vita, anche attraverso le strade della nostra parrocchia e del variegato mondo Elis. Come diceva papa Leone recentemente, “Gesù ci chiama a lavorare in questa porzione di Chiesa e in questo cantiere di Dio, modellandoci sapientemente secondo i suoi disegni di salvezza” (cfr. Leone XIV, Omelia 9 novembre 2025). Prima di terminare l’omelia e affidare l’ELIS alla Madonna del Bell’Amore, il prelato ha invitato i presenti a raccogliere l’invito del fondatore dell’Opus Dei: “il nostro lavoro deve essere orazione personale, deve trasformarsi in una splendida conversazione con il nostro Padre celeste”.

La nascita del Centro ELIS

“I fini del futuro centro sono: il miglioramento sociale e l’elevazione spirituale dei lavoratori; il rispetto della dignità delle loro persone e delle loro fatiche; l’auspicata cristiana missione di creare un mondo nuovo di uomini liberi e fratelli. Viene poi evidenziato il rispetto dei sacri valori di cui ogni uomo è portatore, attraverso la qualificazione professionale e la crescita morale degli operai e dei tecnici; e infine, una particolare attenzione per i paesi in via di sviluppo, realtà vivente della ecumenicità della Chiesa di Cristo”. (Lettera di san Josemaría Escrivá a mons. Angelo Dell’Acqua, ottobre 1964).

Era da poco terminata la Seconda Guerra Mondiale, quando papa Pio XII, insieme a mons. Montini (che successivamente sarebbe diventato pontefice con il nome di Paolo VI), visitò il quartiere Tiburtino. In quell’occasione furono circondati da tanti giovani che si misero a implorare per un lavoro: quei ragazzi, però, non sapevano fare molto.

Rimasto colpito da quell’incontro, papa Pio XII ebbe l’idea di un centro di formazione per la gioventù lavoratrice. Il progetto piacque molto anche al suo successore, papa Giovanni XXIII, il quale si impegnò a raccogliere i fondi per la costruzione delle strutture e ad affidare il progetto all’Opus Dei.

Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei curò con grande attenzione ed entusiasmo la nascita del Centro ELIS. La richiesta che aveva ricevuto dal pontefice di realizzare un centro di formazione professionale per promuovere la crescita e l’inserimento sociale dei giovani attraverso il lavoro, infatti, andava al cuore dei suoi insegnamenti: la santificazione, a cui tutti siamo chiamati in ogni condizione di vita, attraverso il nostro lavoro quotidiano.

L'inaugurazione

Il 21 novembre 1965, papa Paolo VI inaugurò a Casal Bruciato, quartiere periferico di Roma, il Centro di formazione professionale ELIS e della SAFI, scuola per ragazze, già in attività da circa un anno.

Quel giorno, nel suo discorso al Pontefice, Josemaría Escrivá disse: «L'Opus Dei ha accolto con particolare gratitudine questo incarico per la formazione professionale, umana e cristiana della gioventù lavoratrice: non solo perché – come mi piace ripetere – l'Opus Dei vuole servire la Chiesa come la Chiesa vuole essere servita, ma anche perché il compito che ci viene affidato corrisponde perfettamente alle caratteristiche spirituali e apostoliche della nostra Opera. Essa, infatti, sia nella formazione dei suoi membri, sia nello svolgimento dei suoi apostolati, ha per fondamento la santificazione del lavoro professionale di ciascuno».

Ancora oggi, ELIS si impegna a generare relazioni di valore, promuovendo l’incontro tra persone o organizzazioni che necessitano di supporto e soggetti che possono garantire loro opportunità di crescita professionale e inclusione sociale.


In occasione del 60° anniversario della fondazione del Centro ELIS, venerdì 21 novembre, alle 11:30 mons. Fernando Ocáriz celebrerà la Santa Messa nella Parrocchia di San Giovanni Battista al Collatino.

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