La nuova pagina web dell’univ (https://www.univforum.org/) vuol essere uno strumento di lavoro per gli universitari che si preparano a partecipare al Forum internazionale che dal 1968 si svolge annualmente a Roma.
Ogni anno si discute intorno a un tema di attualità. Nel 2008, dal 15 al 23 marzo, sarà trattato il tema “Intrattenimento e felicità nella società multimediale”.
Nel 2008, parteciperanno al Forum UNIV universitari di diversi Paesi come: Russia, Uganda, Giappone, Svezzia, Stati Uniti, Trinidad-Tobago, Sud Africa, Francia e Ecuador.
Il Forum propone agli universitari differenti scenari nei quali affrontare l’argomento: un incontro accademico, concerti, conversazioni con esperti, visite culturali per la città e l’udienza con il Santo Padre in Piazza San Pietro.
www.univforum.org è diffuso in sei lingue (inglese, spagnolo, italiano, francese, tedesco, portoghese) e permette di conoscere la storia di questa iniziativa universitaria, che all’origine ebbe come promotore San Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei. Il santo incoraggiò gli universitari a condividere le loro idee con i colleghi attraverso il dialogo e gli scambi culturali.
Non è un caso che questo Forum si svolga a Roma: mira anche all’obiettivo che il passaggio dalla Città Eterna, l’incontro con il Santo Padre e la conoscenza della capitale del cristianesimo lascino negli universitari l’impronta del valore dell’umanesimo cristiano.
“Cultural exchange”
Il Forum univ consta di un incontro principale – impostato sulla relazionedi un relatore di prestigio -, seguita da varie riunioni di lavoro – chiamate “Cultural exchange” – nelle quali gli universitari possono esporre idee ed esprimere opinioni. Queste riunioni hanno luogo in diversi luoghi della città di Roma.
L’internazionalità dei partecipanti favorisce lo scambio di opinioni fra gli universitari di altri continenti e di diversa formazione culturale, arricchendo in tal modo il dibattito.
Inoltre i partecipanti presentano una breve relazione o elaborano un poster che viene esposto durante i lavori del Forum.
Infine gli universitari impegnati in qualche iniziativa sociale possono partecipare a un concorso che premia le attività di maggior valore imperniate sulla solidarietà.
Sono migliaia i giovani dell’univ che, nel corso degli anni, hanno partecipato a una iniziativa di volontariato internazionale: per esempio, dalla Svezia sono state fatte azioni di solidarietà in Uganda, dall’Australia in Vietnam, dall’Italia in Nicaragua, dalla Spagna in Kenya, ecc.
Il nuovo website, oltre alle notizie sull’edizione del 2008, fornisce anche documentazione sugli incontri univ degli anni passati.
Le discussioni a livello universitario che da quattro decenni avvengono annualmente a Roma hanno lasciato una eredità culturale di grande valore, che ora Internet permette di mettere a disposizione di tutti e di arricchirla con i contributi futuri.
Inoltre, attraverso la sezione “Cultura e mondo universitario”, la web si propone di essere una sorgente incessante di articoli e di materiale multimediale che orienti gli studenti e i docenti intorno alle tendenze culturali di avanguardia.
Nel 2007 Benedetto XVI stimolò i giovani dell’univ a utilizzare bene le giornate romane affinché “siano per tutti un’occasione per una forte esperienza ecclesiale, in modo che possiate ritornare a casa animati dal desiderio di servire con più generosità Cristo e i fratelli”. Nella web dell’univ si possono trovare tutti i discorsi rivolti agli universitari dal Papa, da Paolo VI fino a oggi.
San Josemaría incoraggiava gli studenti a far proprio, durante il periodo di formazione accademica, l’ideale “del lavoro ben fatto, di una preparazione scientifica adeguata durante gli anni dell’università. Con queste basi, vi sono al mondo migliaia di luoghi che hanno bisogno di braccia, che sono in attesa di un’attività personale, ardua e compiuta con sacrificio”.
“L’Università – diceva ancora – non deve formare uomini che poi consumano egoisticamente i benefici raggiunti con i loro studi, ma deve prepararli a un’attività di generoso aiuto al prossimo, di fraternità cristiana”.