Il grande sostegno dell'Associazione Aquilia per l'ospedale Monkole

L'Associazione di promozione sociale Aquilia di Verona, che già da alcuni anni collabora con l'ospedale Monkole di Kinshasa, ha lanciato una raccolta fondi per acquistare dell'attrezzatura per le trasfusioni di sangue, ricevendo più di 50.000 euro. I macchinari sono necessari all'ospedale per via dei numerosi casi di anemia falciforme che tratta.

Un momento della presentazione del progetto nella sede dell'Aquilia

Il Centro Ospedaliero Monkole (Kinshasa, Repubblica democratica del Congo) è nato nel 1991, su ispirazione di Mons. Álvaro del Portillo, per fornire assistenza sanitaria in un distretto molto povero di Kinshasa. Uno dei gravi problemi sanitari che l'ospedale deve affrontare è la drepanocitosi, detta anche anemia falciforme. Nell'Africa centrale la drepanocitosi comporta una mortalità del 50-75% entro i primi 5 anni. I pazienti devono essere sottoposti a frequenti trasfusioni, che nelle condizioni sanitarie africane comportano rischi di infezione (HIV, epatite, tripanosomi).

L'Associazione di promozione sociale Aquilia di Verona, attenta alla formazione della donna e vicina alle famiglie veronesi, già da alcuni anni collabora con Monkole: negli scorsi anni le signore e le ragazze che frequentano l'Aquilia hanno confezionato decine di pigiamini e di giocattoli di pezza per i piccoli ricoverati. All'inizio del 2014 l'Associazione ha lanciato una sottoscrizione per l'acquisto di attrezzatura, del valore di circa 53.000 euro , per consentire trasfusioni sicure e personalizzate ai bambini affetti da drepanocitosi.

Quadro di una ragazza dell'Aquilia, Doriana B, che rappresenta un gruppo di bambini africani sotto l'albero Monkole, inscritti nel Ponte Pietra, famoso ponte di Verona.

Dopo tante giornate di lavoro, in poco più di un anno il sogno si è avverato. Momenti salienti del progetto sono stati una giornata di presentazione nella sede dell'associazione, con un medico e un'infermiera di Monkole in Italia per un periodo di formazione, un concerto della pianista Stefania Cafaro presso la sede del Circolo Ufficiali di Verona, con il patrocinio del Comune, ed una sottoscrizione a premi che ha coinvolto tantissime persone sia nella ricerca dei premi che nella vendita dei biglietti (ne sono stati venduti 18.000). Oltre ai numerosi piccoli donativi ricevuti, sono da sottolineare alcuni contributi particolarmente significativi: mille euro sono stati devoluti al progetto da 5 ragazzi di un liceo veronese vincitori di un premio ad un concorso nazionale; circa 3000 euro sono arrivati in occasione del 100esimo compleanno di una generosissima signora siciliana che ha chiesto agli amici come regalo un donativo per Monkole, altri 3000 da una fondazione veronese colpita dalla capacità di mobilitazione dell'Associazione, gli ultimi 10000 euro sono stati dati da una nota imprenditrice veronese che ha così permesso di raggiungere la cifra necessaria, che è già stata trasferita sul conto dell'ospedale.

Il progetto è stato seguito passo passo dal giornale cittadino, L'Arena, che ha pubblicato ben 5 articoli nella pagina del volontariato.

"Che bel regalo per la giornata mondiale della drepanocitosi il cui tema quest’anno fa riferimento ai bambini! Quanta gioia ci sarà a Kinshasa con questa bella notizia! Un grande grazie, merci beaucoup, aksanti mingi per questo aiuto che mi rallegra tanto" sono state queste le parole del dott. Tshilolo arrivate via mail all'associazione Aquilia.

Stand dell'Aquilia al Family Happening del 2014