Inizia a Roma la fase diocesana della causa di canonizzazione di don Álvaro del Portillo

Il Cardinal Ruini ha presieduto la sessione di apertura del tribunale del Vicariato di Roma che interverrà nella causa di canonizzazione di mons. Álvaro del Portillo, prelato dell’Opus Dei (Madrid, 1914 – Roma, 1994). Offriamo anche un video con le immagini dell’atto che si è svolto presso la “Sala della Conciliazione” del Palazzo del Laterano.

“Le occasioni che ebbi, abbastanza frequenti, di incontrare Mons. del Portillo –ha ricordato il Cardinale Vicario– avevano impresso in me la persuasione di trovarmi di fronte ad un pastore esemplare”. E ha aggiunto che “nella fermezza della sua adesione alla dottrina della Chiesa, nella sua unione con il Papa, nella sua carità pastorale, nella sua umiltà, nel suo equilibrio, si palesava una straordinaria ricchezza interiore”.

Il Cardinale Ruini ha tracciato poi un profilo biografico di Mons. del Portillo, chiamato semplicemente “don Álvaro” da persone che in tutto il mondo ricorrono alla sua intercessione. “La profonda esperienza pastorale maturata accanto a San Josemaría, le sue provate qualità umane e la sua competenza teologica e giuridica lo rendevano adatto a molteplici mansioni”, ha detto.

Il Vicario del Papa ha sottolineato “la prolungata e multiforme attività che svolse al servizio della Sede Apostolica” come consultore di diverse congregazioni, Segretario della Commissione del Concilio Vaticano II che elaborò il decreto “Presbyterorum Ordinis”, padre sinodale e consultore di altre Commissioni conciliari.

Secondo il Cardinale “il servizio che don Álvaro prestò sempre e fattivamente alla Chiesa di Roma, la prontezza e l’operosità con cui appoggiò le iniziative pastorali del Santo Padre in favore della sua diocesi, erano parte di quell’amore alla Chiesa che egli aveva imparato da San Josemaría”.

“Assai rilevante appare anche –ha aggiunto– il suo impegno nella promozione dell’unità fra la cultura e la fede” e i suoi contributi alla teologia del laicato e del sacerdozio, visibili in alcuni scritti quali “Laici e fedeli nella Chiesa” e “Consacrazione e missione del sacerdote”.

Il Cardinale Ruini ha fatto riferimento al desiderio di “un sollecito inizio di questa causa di canonizzazione” da parte di “tanti esponenti della gerarchia ecclesiastica e del popolo di Dio”. Ci sono già “una serie assai nutrita di testimonianze di persone che lo avevano frequentato, fra loro anche tanti cardinali e vescovi”. Inoltre ha aggiunto: “La Conferenza Episcopale del Lazio, da me interpellata, espresse unanimemente parere favorevole” all’avvio della causa.

Il Vicario del Papa ha parlato poi delle migliaia di favori spirituali e materiali, fra cui anche guarigioni singolari, attribuite all’intercessione di don Álvaro che dimostrano la “diffusione della devozione privata per il Servo di Dio”.

Al discorso del Cardinale è seguita la richiesta formale dell’apertura dell’indagine diocesana da parte del postulatore della causa, Mons. Flavio Capucci. Dopodiché il cardinale Ruini ha confermato la nomina del tribunale e si è proseguito con il giuramento dei suoi membri e quello del postulatore.

Mons. Javier Echevarría saluta il Cardinal Ruini al termine dell'atto.

Circa quattrocento persone riempivano la sala: “la quantità di gente riunita in questa prima sessione -ha concluso il Cardinale- è un altro segno dell’affetto che circonda il nostro carissimo e compianto Álvaro del Portillo”.

Fra i presenti, molti amici di Mons. del Portillo e anche fedeli e amici della Prelatura nonché il Prelato e successore di don Álvaro alla guida dell’Opus Dei, Mons. Javier Echevarría, che una volta concluso l’atto ha dichiarato alle telecamere di Telepace: “Sono molto contento e, senza anticipare il giudizio della Chiesa, vedo la giusta conclusione di quella che è stata la vita di Mons. Del Portillo”. Ai giornalisti di Telepace ha raccontato: “Mi ricordo perfettamente che cercava di rispondere ogni giorno alla grazia di Dio e perciò ripeteva spesso questa ispirazione: grazie Signore, perdono e aiutami di più”.

La Congregazione delle Cause dei Santi ha approvato che nella prima fase della Causa, o indagine diocesana, sulla vita, le virtù e la fama di santità di Álvaro del Portillo, intervengano due tribunali con eguale grado di competenza: uno del Vicariato di Roma e uno della Prelatura dell’Opus Dei. Le sessioni del tribunale della Prelatura inizieranno il 20 marzo con una cerimonia analoga a questa svoltasi oggi al Vicariato. I due tribunali si coordineranno per quel che sarà necessario nello svolgimento della fase istruttoria della causa (ascolto dei testimoni e raccolta di documenti), ma non sono chiamati a pronunciare alcuna sentenza: ciò compete esclusivamente alla Santa Sede.

Con Álvaro del Portillo sono sette i fedeli della Prelatura dell’Opus Dei di cui è in corso la causa di canonizzazione. Tra questi vi sono Montse Grases (1941-1959), una studentessa catalana che sopportò con esemplare allegria una dolorosa malattia; Ernesto Cofiño (1899-1991) padre di famiglia e pediatra guatemalteco, che trasformò la sua professione in un continuo servizio agli altri; Toni Zweifel (1938-1989), ingegnere svizzero.