Il Prelato dell'Opus Dei: "Mons. Romero sarà un santo molto amato"

La Santa Sede ha annunciato la prossima beatificazione di Mons. Romero che fu Arcivescovo di San Salvador dal 1977 al 1980 e molto amico di san Josemaría e vari fedeli dell'Opus Dei. Ecco le parole di Mons. Javier Echevarría che commentano l'annuncio.

Sarà beato l'arcivescovo Oscar Arnulfo Romero, trucidato il 24 marzo 1980 mentre celebrava la Messa in una cappella di un ospedale di San Salvador. Mancava solo il consenso dei vescovi e cardinali membri della Congregazione delle Cause dei Santi, che è arrivato ieri.

Il Prelato dell'Opus Dei ha commentato così la notizia:

"I martiri ci interpellano tutti, credenti e non credenti, ma soprattutto sono un faro luminoso per coloro che ripongono la loro speranza in Dio. Sono sicuro che mons. Oscar Romero sarà un santo molto amato. Ho conosciuto mons. Romero in occasione di alcune delle sue visite a san Josemaría, a Roma, nel 1974. Era un uomo pio, distaccato da se stesso e impegnato per il suo popolo. Si vedeva che lottava per la santità. Mons. Romero è stato uno dei primi vescovi che, dopo la morte di San Josemaría nel 1975, hanno scritto al Beato Paolo VI per chiedere l'apertura della sua causa di canonizzazione. Sono sicuro che ora dal Cielo continuerà a intercedere con il suo amico san Josemaría per questa porzione del popolo di Dio".

San Josemaría e monsignor Oscar Arnulfo Romero si conoscevano dal 1955. L'Arcivescovo di San Salvador aveva sempre stimato lo spirito dell'Opus Dei ed ebbe frequenti contatti con il lavoro apostolico dei fedeli della Prelatura del suo paese. Nel 1974 si recò a Roma incontrando diverse volte san Josemaría. Come racconta don Antonio Rodríguez Pedrezuela nel suo libro "Un mare senza sponde", il fondatore dell'Opus Dei fece in modo che mons. Romero trovasse riposo nei suoi giorni romani, consapevole della situazione di tensione che si viveva in quel tempo nello stato di mons. Romero.

Nella lettera postulatoria per la causa di canonizzazione del fondatore dell'Opus Dei, mons. Romero scrisse: "Seppe unire nella sua vita un dialogo continuo con il Signore e una grande umiltà: si notava che era un uomo di Dio e il suo atteggiamento era pieno di delicatezza, affetto e buon umore".