Il Prelato dell’Opus Dei a Trieste, per la prima volta

Mons. Javier Echevarría si è recato nel centro dell’Opus Dei di Trieste il 28 agosto 2004. Il suo desiderio era di stare con le persone della Prelatura e i loro amici, in modo del tutto informale, anche in considerazione della brevità della sua permanenza nel capoluogo giuliano, durata soltanto alcune ore.

Verso le 12 il Prelato è arrivato al Centro culturale Rivalto, nella nuova sede di piazza Dalmazia, e, innanzi tutto, è entrato nell’oratorio e si è fermato alcuni minuti in preghiera davanti al tabernacolo. Quindi, nel soggiorno, ha incontrato un gruppo di professionisti padri da famiglia, sia triestini, sia udinesi.

Alla domanda di uno dei presenti sulle attività del club per i ragazzi più giovani, di cui è promotore, Mons. Echevarría ha risposto: “È molto importante il lavoro del club per formare i ragazzi, non soltanto i vostri figli, ma anche quelli di tanti vostri amici. Ed è importante coinvolgere anche gli altri genitori, perché diano una mano, una bella mano, non soltanto una collaborazione economica. La collaborazione economica, anche generosa, è necessaria, ma ancora più importante è dedicare tempo ai figli, impegnarsi a dare criterio sugli avvenimenti quotidiani, sulle questioni professionali, ecc., perché i ragazzi si interessino alla vita con rettitudine di intenzione, non appena cominciano a ragionare. Preoccupatevi non soltanto che i vostri figli siano belli, che siano forti, che siano simpatici, ma anche che abbiano una formazione spirituale e umana corrispondente alla personalità di un bambino e di un cristiano. Io prego per questo. E tu cerca di coinvolgere molti genitori e di’ loro che, se non lo fanno, corrono il rischio di mancare alla giustizia".

Il Prelato, poi, ha chiesto di pregare per il Santo Padre: “Dobbiamo pregare per lui, pregare con forza adesso, in questo momento. Ve lo ripeto sempre. Possiamo offrire anche queste ore in cui stiamo assieme, come orazione per il Papa. Oremus pro beatissimo Papa nostro Ioanne Paulo. Abbiamo quest’obbligo, l’obbligo dei figli giovani o, almeno, più giovani di lui, di dargli una mano con la preghiera e la mortificazione. La possibilità di una vita di sacrificio non è tanto lontano da noi; non fa male all’anima, non fa male al corpo, perché le piccole mortificazioni sono alla nostra portata: metterci in una posizione un poco più scomoda, per esempio, non accavallare le gambe, cercare di sorridere quando non ne abbiamo voglia, rispondere con amabilità a una persona che ci ha trattato sgarbatamente. Tutte queste sono piccole mortificazioni che possiamo offrire sempre, e nelle nostre giornate non possono mancare né l’orazione né le mortificazioni per il Papa. Non siamo veri cristiani se non abbiamo la generosità di pregare per chi è il Capo della Chiesa, il padre comune”.

Nel primo pomeriggio il Prelato ha incontrato alcuni studenti universitari, che ha incoraggiato a studiare con impegno e a dare un’impronta cristiana agli ambienti che frequentano. Successivamente Mons. Echevarría ha incontrato anche altre persone, prevalentemente madri di famiglia e studentesse, che lo attendevano presso il Centro Culturale Ternova.

Anche qui il Prelato ha incoraggiato molto le presenti ad essere testimoni autentiche del Signore negli ambienti che frequentano. In particolare, rivolgendosi alle studentesse, ha ricordato: “bisogna prendere sul serio la formazione umana e anche intellettuale. La donna sarà sempre protagonista della storia delle nazioni, della Chiesa. E deve essere una donna coerente, che non si vergogna di essere presenza di Dio nella società, sia dal punto di vista del pensiero, che è la parte più importante della persona, sia dal punto di vista delle abitudini di vita.

Dopo aver sottolineato il rilievo, per il compito della Chiesa, di alcuni ambiti, quali il lavoro della casa e la cura della famiglia, e quello di una presenza cristiana nel mondo della moda, il Prelato ha incoraggiato una signora che, insieme al marito, collabora allo svolgimento dei corsi di preparazione al matrimonio di una parrocchia della città, a proseguire il suo lavoro con slancio, e preparandosi molto bene. Al termine, Mons. Echevarría ha nuovamente insistito perché tutte le persone presenti intensificassero la loro preghiera per il Papa e per i Vescovi. Il Prelato verso le 17 è partito alla volta di Lubiana.