Durante l’udienza generale di mercoledì 31 marzo, davanti ai presenti in Piazza San Pietro, molti dei quali giunti a Roma per celebrare la Pasqua, il Papa - rivolgendosi specialmente ai giovani - disse:
"Siete venuti a Roma, cari amici- disse il Santo Padre- in occasione della Settimana Santa per un’esperienza di fede, di amicizia e di arricchimento spirituale. Vi invito a riflettere sull’importanza degli studi universitari per formare quella "mentalità cattolica universale" che san Josemaría descriveva come ampiezza di orizzonti, e una vigoroso approfondimento di ciò che è perennemente vivo nell'ortodossia cattolica. Che cresca in ciascuno il desiderio di incontrare personalmente Gesù Cristo, per renderGli testimonianza con gioia in tutti gli ambienti".
Le parole del Papa si riferivano al punto 428 di Solco, libro del fondatore dell’Opus Dei:
“Per te, che desideri formarti una mentalità cattolica, universale, ne trascrivo alcune caratteristiche:
ampiezza di orizzonti, e vigoroso approfondimento di ciò che è perennemente vivo nell'ortodossia cattolica; anelito retto e sano mai frivolezza di rinnovare le dottrine tipiche del pensiero tradizionale, nella filosofia e nell'interpretazione della storia...; una premurosa attenzione agli orientamenti della scienza e del pensiero contemporanei; un atteggiamento positivo e aperto di fronte all'odierna trasformazione delle strutture sociali e dei modi di vita.”
All’udienza erano presenti i 4.000 universitari di 30 paesi che partecipano a questa Settimana Santa nel Congresso internazionale promosso dalla Prelatura dell’Opus Dei e il cui tema per il 2010 è: "Può il cristianesimo ispirare una cultura globale?".
Questa è la 43° edizione del congresso Univ; è stato organizzato dall’Istituto per la Cooperazione Universitaria, ai cui inizi diede impulso il fondatore dell'Opus Dei, san Josemaría Escrivá.