Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, santi

I due Papi saranno proclamati santi il 27 aprile 2014 da Papa Francesco a piazza san Pietro; pubblichiamo alcuni aneddoti, testi e preghiere per la devozione ai due futuri santi.

Biografia di Giovanni XXIII   Biografia di Giovanni Paolo II  

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Preghiera per chiedere l'intercessione di Giovanni XXIII

O Padre che nel Beato Giovanni XXIII tuo servo umile e fedele hai offerto alla Chiesa e ad ogni uomo un'icona palpitante della bontà e della mitezza di Gesù Buon Pastore, che fa noi tuo popolo, per intercessione della sua fervida preghiera, camminiamo sulle vie del mondo nell'obbedienza e nella pace verso l'abbraccio gioioso della tua pienezza.

Concedi per intercessione di lui, che ebbe la gioia di vivere in una famiglia, pace e serenità alle nostre famiglie.

La sua intercessione sostenga i passi dei nostri ragazzi e dei nostri giovani, la sua mano benedicente accarezza il volto dei nostri bambini, il suo sorriso cordiale e limpido consoli le sofferenze degli anziani e degli ammalati.

Fa' o Padre che amiamo come Papa Giovanni XXIII la tua santa volontà nelle cose di ogni giorno, donaci il suo sguardo di fiducia e di speranza in Te nelle inevitabili difficoltà della vita. Fa' che possiamo amare come lui la preghiera, per trovare sempre nel colloquio con Te la sorgente della vera pace. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera per implorare grazie per intercessione di Giovanni Paolo II. O Trinità Santa, ti ringraziamo per aver donato alla Chiesa il papa Giovanni Paolo II e per aver fatto risplendere in lui la tenerezza della tua paternità, la gloria della Croce di Cristo e lo splendore dello Spirito d’amore.

Egli, confidando totalmente nella tua infinita misericordia e nella materna intercessione di Maria ci ha dato un’immagine viva di Gesù Buon Pastore, e ci ha indicato la santità come misura alta della vita cristiana ordinaria quale strada per raggiungere la comunione eterna con te.

Concedici, per sua intercessione, secondo la tua volontà, la grazia che imploriamo, nella speranza che egli sia presto annoverato nel numero dei tuoi santi.

Amen.

 * * * Aneddoti di Giovanni XXIII

 

Quando fu lanciato il primo razzo verso la luna con relativo allunaggio, i giornali pubblicarono la notizia con grande rilievo e spettacolari titoli sensazionalistici. Papa Giovanni XXIII si limitò a commentare con i suoi più intimi collaboratori, mentre scuoteva lentamente il capo: “Ma sulla terra c’è tanto da fare, tanto da fare!”.

Un vescovo francese raccontava che, alla fine della prima sessione del Concilio, un giorno parlò con Giovanni XXIII intorno al discorso di apertura, e il Papa gli diceva: “La verità è che nel discorso di apertura, che ho rivolto ai vescovi all’inizio del Concilio, non avevo notato tante cose quante poi, studiandolo, hanno trovato i vescovi. Tuttavia, ora, quando lo rileggo, anch’io le trovo... Si vede che lo Spirito Santo è più preparato di noi”.

Un giorno ritornava in Vaticano con il suo segretario dopo aver visitato un ospizio per anziani e recato loro alcuni doni. Nel passare davanti a una casa, il segretario gli disse, indicandola: “Santità, qui abita il professor Lolli, redattore de L’Osservatore Romano. Sua moglie è molto malata. Non potrebbe inviarle una benedizione?”. Il papa gli rispose: “È difficile mandare una benedizione attraverso l’aria, don Loris. Non è meglio portargliela personalmente?”. E senza farlo avvisare, come tante volte faceva, bussò alla porta del redattore del giornale per portare di persona la sua benedizione...

 

Aneddoti di Giovanni Paolo II

 

Durante la sua ultima celebrazione del Corpus Domini, da lui presieduta nel 2004, il Papa non era più in grado di camminare, sicché fu necessario fissare la sua poltrona alla piattaforma del veicolo previsto per la processione. Davanti a lui, al di sopra dell’inginocchiatoio, era esposto l’ostensorio con il Santissimo Sacramento. Poco dopo la partenza Giovanni Paolo II si rivolse a un cerimoniere e gli domandò se poteva inginocchiarsi. Questi gli spiegò, con delicatezza, che era troppo rischioso, dato che il percorso era piuttosto accidentato e questo riduceva la stabilità del veicolo. Trascorsi alcuni minuti, il Papa ripetè:

- “Vorrei inginocchiarmi”.

Gli risposero di aspettare che il fondo stradale migliorasse. Alcuni istanti dopo il Papa disse:

- “Lì c’è Gesù… per favore!”.

I due maestri delle cerimonie lo aiutarono a inginocchiarsi nell’inginocchiatoio. Dato che non riusciva a reggersi sulle gambe, il Papa tentò di aggrapparsi alla sua estremità ma, quasi subito, dovettero farlo di nuovo sedere.

Il cardinale Coppa racconta questo episodio del viaggio del Papa nella Repubblica Ceca nel 1995, quando aveva già cominciato a usare il bastone a causa della sua salute:

La prima sera di quel viaggio, finita la cena con i vescovi, scese nella cappella davanti al Santissimo. Le suore avevano preparato per lui un grande inginocchiatoio, ma preferì pregare stando in una delle panche. Io lo avevo accompagnato, e lo aspettavo fuori dalla cappella... La sera successiva dovetti rispondere a una telefonata urgente e non potei accompagnarlo fino alla cappella. Arrivai dopo, quando era già inginocchiato. Prima di entrare sentii distintamente una musica, e quando aprii silenziosamente la porta, mi accorsi che, inginocchiato sulla panca, stava cantando davanti al tabernacolo. Non ho mai dimenticato quel canto delicato, che in realtà era un colloquio d’amore con Cristo...”.

Una sera monsignor Álvaro del Portillo, Prelato dell’Opus Dei, aspettava di essere ricevuto in udienza da Giovanni Paolo II. Quando lo sentì arrivare, notò che trascinava i piedi. Nel salutarlo il Prelato gli disse: “Com’è stanco, Santità!”; ma il Papa replicò immediatamente: “Se a quest’ora della sera il Papa non fosse stanco, vorrebbe dire che oggi non ha compiuto il proprio dovere”.

Nel 1994 la rivista TIME nominò Giovanni Paolo II “Uomo dell’anno”. Il direttore della Sala stampa gli mostrò la copertina e il Papa voltò pagina. Il suo collaboratore gliela mostrò di nuovo e di nuovo il Papa voltò pagina. Allora gli domandò: “Non le piace la rivista?”. “Forse – disse il Papa – mi piace troppo”.

Nel 2001 il Papa fece uno storico viaggio in Grecia, dove ebbe riunioni con i vescovi ortodossi. In uno degli incontri con l’Arcivescovo di Atene, sua Beatitudine Christodoulos, Giovanni Paolo II gli disse che aveva il grande desiderio di recitare il Padre Nostro con lui in greco; egli fu d’accordo e lo recitarono insieme a voce alta. Questo gesto importante – era da dieci secoli che non succedeva niente di simile – non fu improvvisato: il Papa, prima del viaggio, aveva recitato per diversi giorni il Padre Nostro in greco, per impararlo.

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Decalogo della “serenità” di papa Giovanni XXIII 1) Solo per oggi, cercherò di vivere alla giornata, senza voler risolvere il problema della mia vita tutto in una volta. 2) Solo per oggi, avrò la massima cura del mio aspetto: vestirò con sobrietà; non alzerò la voce; sarò cortese nei modi; non criticherò nessuno; non pretenderò di migliorare o disciplinare nessuno tranne me stesso. 3) Solo per oggi, sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell’altro mondo, ma anche in questo. 4) Solo per oggi, mi adatterò alle circostanze, senza pretendere che le circostanze si adattino tutte ai miei desideri. 5) Solo per oggi, dedicherò dieci minuti del mio tempo a qualche lettura buona, ricordando che come il cibo è necessario alla vita del corpo, così la buona lettura è necessaria alla vita dell’anima. 6) Solo per oggi, compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno. 7) Solo per oggi, farò almeno una cosa che non desidero fare, e se mi sentirò offeso nei miei sentimenti, farò in modo che nessuno se ne accorga. 8 ) Solo per oggi, mi farò un programma: forse non lo seguirò a puntino, ma lo farò. E mi guarderò da due malanni: la fretta e l’indecisione.

9) Solo per oggi, crederò fermamente, nonostante le apparenze, che la buona provvidenza di Dio si occupa di me come di nessun altro esistente al mondo.

10) Solo per oggi, non avrò timori. In modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere alla bontà. Posso ben fare, per dodici ore, ciò che mi sgomenterebbe se pensassi di doverlo fare per tutta la vita…

 

Preghiera di Giovanni Paolo II allo Spirito Santo Spirito Santo, ospite dolcissimo dei cuori, 

svela a noi il senso profondo del Grande Giubileo 

e disponi il nostro animo a celebrarlo con fede, 

nella speranza che non delude, 

nella carità che non attende contraccambio. 

Spirito di verità, che scruti la profondità di Dio, 

memoria e profezia della Chiesa, 

conduci l'umanità a riconoscere in Gesù di Nazareth 

il Signore della gloria, il Salvatore del mondo, 

il supremo compimento della storia. 

Vieni, Spirito di amore e di pace! 

Spirito creatore, arcano artefice del Regno, 

con la forza dei tuoi santi doni guida la Chiesa 

a varcare con coraggio la soglia del nuovo millennio, 

per portare alle generazioni che verranno 

la luce della Parola che salva. 

Spirito di santità, soffio divino che muove il cosmo, 

vieni e rinnova il volto della terra. 

Suscita nei cristiani il desiderio dell'unità piena, 

per essere efficacemente nel mondo segno e strumento 

dell'intima unione con Dio e dell'unità di tutto il genere umano. 

Vieni, Spirito di amore e di pace!

Spirito di comunione, anima e sostegno della Chiesa, 

fa' che la ricchezza di carismi e ministeri 

contribuisca all'unità del Corpo di Cristo; 

fa' che laici, consacrati e ministri ordinati 

concorrano insieme ad edificare l'unico Regno di Dio. 

Spirito di consolazione, sorgente inesauribile di gioia e di pace, 

suscita solidarietà verso chi è nel bisogno, 

provvedi agli infermi il necessario conforto, 

infondi in chi è provato fiducia e speranza, 

ravviva in tutti l'impegno per un futuro migliore. 

Vieni, Spirito di amore e di pace!

Spirito di sapienza, che tocchi le menti e i cuori, 

orienta il cammino della scienza e della tecnica 

al servizio della vita, della giustizia, della pace. 

Rendi fecondo il dialogo con chi appartiene ad altre religioni, 

fa' che le diverse culture si aprano ai valori del Vangelo. 

Spirito di vita, per la cui opera il Verbo si è fatto carne 

nel seno della Vergine, donna del silenzio e dell'ascolto, 

rendici docili ai suggerimenti del tuo amore, 

e pronti sempre ad accogliere i segni dei tempi 

che tu poni sulle vie della storia. 

Vieni, Spirito d'amore e di pace!

A te, Spirito d'amore, 

con il Padre onnipotente e Figlio unigenito, 

sia lode, onore e gloria 

nei secoli senza fine. Amen