'Esauste, ma contente'

23 studentesse di varie aree dell’Università Campus Biomedico di Roma hanno partecipato alla quarta edizione del progetto di volontariato in Perù, dal 23 luglio al 10 agosto. L’obiettivo era avviare attività mediche e di educazione nutrizionale.

23 studentesse di varie aree dell’Università Campus Biomedico di Roma hanno partecipato alla quarta edizione del progetto di volontariato in Perù, dal 23 luglio al 10 agosto.

Visita medica

All’origine del progetto, si trova un’ idea di San Josemaría Escrivá, Fondatore dell’ Opus Dei: "È necessario che l'università formi negli studenti una mentalità di servizio: servizio alla società promuovendo il bene comune con il lavoro professionale e con la loro azione nella vita pubblica. Gli universitari hanno bisogno di sentirsi responsabili e di vivere una sana inquietudine per i problemi di tutti, e di essere animati da un senso di generosità che li spinga ad affrontare questi problemi e a collaborare alla loro soluzione. Offrire tutto questo agli studenti è un compito dell'università". (Colloqui con Mons. Escrivá, n. 74).

Il progetto, organizzato in collaborazione con il Collegio Universitario Porta Nevia (Fondazione Rui, Roma) e con il Centro di Formazione della donna Condoray (Cañete, Perù), prevedeva la realizzazione di attività sociali di diverso tipo, nei paesi della valle del Cañete.

Un'anziana risponde alle domande del questionario

L’obiettivo principale era avviare attività mediche e di educazione nutrizionale, sotto l’impulso di Condoray, il Centro di Formazione per la donna, attivo tutto l’anno, che ha ospitato le volontarie. Alcune attività sono state dedicate all’intrattenimento dei bambini.

Le volontarie dell’area ingegneristica hanno anche predisposto il necessario per aggiornare i sistemi informatici della scuola e per la connessione alla rete dei computer in uso. Sono riuscite a mettersi in contatto con l’area informatica dell’Università di Piura, per collaborare nell’elaborazione di un progetto da realizzare l’anno prossimo, finalizzato a migliorare ulteriormente il sistema informatico del Centro e della scuola.

Merenda con bambini

Quest’anno le volontarie hanno battuto un record: hanno visitato 110 pazienti di Unanue, un villaggio a cui non erano arrivate nelle scorse edizioni. In altri villaggi, le visite mediche sono state 80.

Sono state fatte misurazioni di glicemia, emoglobina e altri parametri, che formano parte di uno dei protocolli. E` stato avviato anche un protocollo per la cura della popolazione anziana. Alla fine del workcamp le volontarie erano esauste, ma contente.