Don Álvaro a Palermo e a Catania

Si avvicina la beatificazione di Álvaro del Portillo e a Palermo e Catania si sono svolti alcuni incontri intorno ad altre sue ricorrenze: il 65° anniversario del suo primo viaggio a Palermo e il settantesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale.

Per illustrare la sua figura, a Palermo è stato organizzato un incontro il 12 giugno scorso, nell’Aula magna della Facoltà di Economia. L'evento è stato intitolato “Portare la fede nel lavoro e in famiglia” e ha coinvolto circa 400 persone, interessate alle testimonianze sulla vita santa del futuro Beato.

Tutti i relatori presenti, infatti, sono stati testimoni diretti, in differenti circostanze, delle virtù di don Álvaro, avendo avuto occasione di incontrarlo personalmente varie volte o di lavorarci a stretto contatto. Ha iniziato Pippo Corigliano, responsabile per molti anni dell’Ufficio Comunicazione dell’Opus Dei. Di seguito, ha offerto la sua testimonianza personale Giovanna Costarelli, care manager e per alcuni anni responsabile della gestione amministrativa e domestica del Centro Internazionale Cavabianca, oggi seminario internazionale della Prelatura dell’Opus Dei. Infine ha concluso gli interventi Aldo Capucci, storico e pubblicista. È stata anche presentata la biografia di don Álvaro, scritta da Javier Medina, da poco tradotta in italiano.

Gli interventi hanno raccontato il grande vigore spirituale, la serenità e lo spirito di servizio di Mons. del Portillo, nonché la sua capacità di interessarsi dei problemi altrui. Al termine, Pietro Di Marco ha incoraggiato i presenti a contribuire alla raccolta fondi per “Saxum”, il grande centro convegni che sta sorgendo a Gerusalemme grazie ai donativi di cattolici di tutto il mondo. (Qui tutte le informazioni su Saxum)

A Catania, l’aula magna della Residenza Alcantara è stata scelta il 25 giugno per ospitare un incontro a cura del prof. Gaetano Lo Castro, professore emerito di Diritto Ecclesiastico alla Sapienza di Roma, che ha illustrato ai numerosi presenti l’impegno di don Álvaro del Portillo, nel corso del suo lavoro nell’ambito del Concilio Vaticano II, sia per valorizzare il ruolo dei laici nella Chiesa, sia per realizzare il desiderio del fondatore, san Josemaría Escrivá, che l’Opus Dei potesse ottenere la configurazione giuridica definitiva e congrua con la missione che deve svolgere all’interno della Chiesa.