Digitale terrestre: alcune città potrebbero essere “only digital” prima del 2006

In occasione del suo intervento al Centro ELIS di Roma, il sottosegretario del Ministero delle Telecomunicazioni, Giancarlo Innocenzi ha annunciato che è allo studio, per alcune città italiane, l’introduzione esclusiva del digitale terrestre nelle trasmissioni televisive. Il tema è stato inserito anche nell’agenda del presidente della Commissione Europea Barroso.

“In questo campo il metodo adottato dall’Italia è diventato un punto di riferimento in Europa” ha affermato Innocenzi. “In Spagna i broadcasters hanno chiesto al governo di adottare il sistema italiano che, anche attraverso gli incentivi per l’acquisto dei decoder, sta accelerando il settore e favorendo lo sviluppo delle tecnologie e dei modelli di business per il nuovo sistema. Anche la Francia guarda con interesse al nostro modello”.

L’intervento del sottosegretario ha concluso il primo seminario del corso Executive Mediafive sul tema “ Televisione Digitale terrestre: strategie e ruoli dei broadcasters” che è stato organizzato da Consel-Consorzio ELIS ente non-profit per la formazione superiore il 27 gennaio 2005.

Il seminario era rivolto ai formatori e dipendenti delle aziende consorziate e ha visto la partecipazione di esponenti di RAI, Mediaset, La7, Telecom, Poste italiane, Vodafone, Wind, Tim, Autostrade, Nokia, Fastweb, EDS, Bull, Sky, Italtel, Ericsson, Aci Informatica, Italtel, Alenia, Cisco, Siemens.

Sono stati esplorati i nuovi scenari introdotti dal digitale terrestre che favorirà l’accesso di molti cittadini a nuovi servizi attualmente allo studio. Particolarmente interessante ad esempio il settore della formazione a distanza.

Sebastiano Triglia della Fondazione Ugo Bordoni ha illustrato lo stato attuale del digitale in Italia e le future iniziative per fare in modo che sia un settore trainante per il sistema paese. Angiolino Lonardi della direzione Nuovi media della RAI ha aperto nuovi scenari “La televisione digitale introduce una vera rivoluzione nel settore, analoga a quella che si verificò con le radio private che, negli anni ’70, fecero venir meno il monopolio pubblico.” Lonardi ha continuato dicendo: “Una ASL poteva essere al centro dell’attenzione di una emittente regionale due o tre volte all’anno per qualche fatto di cronaca o per qualche notizia attinente la sanità. Per un canale digitale locale i servizi della sanità come la prenotazione delle visite dal domicilio, potrebbero rappresentare invece anche il 60% del valore delle trasmissioni di un canale. Nuovi soggetti entreranno quindi da protagonisti nello scenario della televisione, cambiando profondamente la situazione attuale”.

Il seminario è uno degli appuntamenti del progetto “Mediafive - Linguaggi & Tecnologie multimediali Tv interattiva e mobile TV”, promosso da Consel che ha l’obiettivo di formare esperti di tecnologie e linguaggi di comunicazione, creando servizi e prodotti adeguati alle richieste del mercato.

Altri qualificati contributi sono stati offerti da Piero De Chiara (La7) che ha parlato della segmentazione del pubblico dei vari tipi di televisione (digitale terrestre, satellitare, mobile, internet); da Federico Di Chio (Mediaset) che ha illustrato i nuovi modelli di business; da Luigi Caruso (Enterprise Digital Architects) che ha introdotto il tema dei centri servizi da affiancare alla tv digitale.

Il direttore di ELIS, Michele Crudele ha coordinato i lavori della giornata.

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