Centocinquanta giovani russi alla GMG

Sono arrivati a Madrid mercoledì 10 agosto e hanno effettuato la preparazione alla GMG nell’arcidiocesi di Saragozza. Provengono da diverse località della Russia, nelle cui comunità parrocchiali vivono la loro fede cattolica.

Nel Santuario di Torreciudad (Huesca)

Appena arrivati, due di loro, studenti, hanno sottolineato la propria emozione. Maria Isaenko ha detto: “Accanto al Papa, spero di scoprire la mia vocazione, ciò che Dio vuole per la mia vita”. Da parte sua, Mark Baginskiy assicura che “la GMG mi aiuterà a stare più vicino a Dio”.

Maria Isaenko: vedere il Papa è una delle più grandi gioie della mia vita

Maria ha 23 anni, vive con sua madre a Kemerovo, una città della Siberia, e da poco si è laureata in Storia. In settembre comincerà un corso di specializzazione in Storia della Spagna. Il suo amore per lo spagnolo è cominciato nell’adolescenza, dopo aver visto il film “Giovanna la pazza”. “Quando ho sentito per la prima volta lo spagnolo doppiato, mi è sembrata una lingua meravigliosa, molto musicale”.

Poi Maria aggiunge: “Mi sono interessata alla storia della Spagna grazie a questa principessa innamorata di suo marito sino alla follia. Ho cominciato a studiare lo spagnolo e quando ho

dovuto scegliere la facoltà universitaria, mi sono decisa per la Storia con il proposito di specializzarmi poi in Storia della Spagna, malgrado mia madre sia laureata in Ingegneria e abbia sempre lavorato come docente universitaria in cose molto tecniche”. Maria ha un grande affetto per il Papa. “Non importa chi sia; prima ero molto attratta da ciò che diceva Giovanni Paolo II e ora da quello che dice Papa Benedetto. Per un cattolico il Papa è il Vicario di Cristo, e incontrare il Papa, vederlo e ascoltarlo in diretta è una delle più grandi gioie della mia vita. Credo che sia una grande esperienza anche stare con altri giovani di tutte le parti del mondo”.

Maria si è preparata molto bene nei mesi precedenti: nella loro parrocchia sono state indette alcune giornate per la gioventù e lei ha organizzato delle riunioni con le sue amiche per parlare

di temi religiosi, di storia della Chiesa, sul fatto che bisogna avere fede e speranza nel caso di contrarietà, e che la vita non consiste soltanto nel denaro o nel lavoro, ma sarà migliore se camminiamo con Dio.

Per Maria, oltretutto, si tratta di un viaggio vocazionale: “Da un po’ di tempo sento che Dio mi chiede una maggiore vicinanza, una maggiore donazione; ma d’altra parte io penso di affrontare con grande entusiasmo la mia carriera professionale. Durante la GMG, accanto al Papa, spero di scoprire la mia vocazione, ciò che Dio vuole per la mia vita.

Mark Baginskiy: la bellezza del cattolicesimo

Mark Baginskiy ha 21 anni, frequenta il terzo anno di Ingegneria Elettronica e viene da Tumenskayaoblast, una città a due ore di treno da Mosca. Mark è figlio unico e la sua famiglia è cattolica. Nella sua parrocchia è stato organizzato un corso di 10 giornate di preparazione per la GMG, alle quali si è iscritto con il vivo desiderio di recarsi a Madrid.

“Durante quelle giornate – ci dice – ho capito che dovevo migliorare la mia vita religiosa, e ho potuto riflettere sulla bellezza del cattolicesimo, dove tutto quello che si fa, che ti si chiede, che ti incoraggia, serve non soltanto per i cristiani ma per l’intera società”.

“Sono un grande entusiasta del Papa; credo che per qualunque cattolico poter stare con il Papa sia un sogno; inoltre durante questa GMG – dice ancora Mark, con grande sicurezza – spero di migliorare la mia vita religiosa e radicarmi di più in Cristo, come dice il motto di questa giornata. Spero che la mia vita cambierà nel bene, in modo da essere una persona migliore e stare più vicino a Dio”.

L’impegno della Conferenza episcopale russa

I vescovi della Conferenza episcopale russa hanno incoraggiato e organizzato questo pellegrinaggio, sotto la guida soprattutto del vescovo monsignor Clemens Pikel. Lo hanno aiutato cinque sacerdoti che accompagnano i giovani: Tomash Tzhebunya, Vladimir Siek, Dmitri Novoseletsky, Yaroslav Mitzhak e Fernando Vera, un sacerdote messicano dell’Opus Dei, attualmente vicario nella parrocchia dei santi Pietro e Paolo della capitale russa.

Fernando Vera dice che si tratta di giovani di tutte le diocesi della Russia, che partecipano con uno straordinario entusiasmo per la possibilità di stare con il Papa, con “un grande spirito religioso che li ha convinti a prepararsi molto bene e con molto sacrificio, perché a loro è costato un grande sforzo poter essere qui in queste giornate”.