Auguri di Natale di mons. Fernando Ocáriz (2022)

Il prelato dell'Opus Dei invita i suoi figli e le sue figlie a cercare la pace in questo Natale, a cominciare da se stessi, per poi rivolgersi alle persone più vicine.

Adorazione dei pastori, XVII secolo, Bartolomé Esteban Murillo, Museo del Prado

Carissimi, Gesù protegga le mie figlie e i miei figli!

«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace» (Lc 2,14). Ecco le parole cantate dagli angeli quando annunciano ai pastori che, poco lontano, in una mangiatoia, Gesù è nato. Queste parole risuonano in molte canzoni popolari che, ogni anno, risvegliano l’atmosfera del Natale nelle nostre strade e nelle nostre case. Possiamo unirci a quel coro, con il desiderio di dare tutta la gloria a Dio e per pregare per la pace del mondo.

Il Signore conta anche su ciascuno di noi per seminare la pace nel mondo, a partire dall’ambiente a noi più prossimo. Non è «qualcosa di raggiunto una volta per tutte, ma è un edificio da costruirsi continuamente. Poiché inoltre la volontà umana è labile e ferita per di più dal peccato, l'acquisto della pace esige da ognuno il costante dominio delle passioni (…). È frutto anche dell'amore, il quale va oltre quanto può apportare la semplice giustizia» (Gaudium et spes, n. 78).

Non ci sarà pace nel mondo, in questo mondo travagliato eppure pieno di speranza, se non c'è pace nelle persone. San Josemaría diceva: «Sia la pace, sia la guerra, stanno dentro di noi» (Solco, n. 852). Ecco perché questo Natale vogliamo che il canto degli angeli risuoni innanzitutto nelle nostre anime. È nel profondo del cuore che forgiamo le disposizioni che influiscono sull'armonia con chi abbiamo accanto: privilegiare l'unità rispetto alle differenze, rallegrarci del bene che vediamo negli altri, aiutare chi ne ha bisogno, chiedere spesso perdono....

Santa Maria e san Giuseppe diffusero la pace intorno a sé e fecero del presepio un posto accogliente. Chiediamo il loro aiuto, per far crescere in noi una pace interiore che possa contribuire a quella del mondo intero. Vi invito a pregare per papa Francesco, per le sue intenzioni, e a unirci alla sua preghiera del Natale scorso: «O Cristo, nato per noi, insegnaci a camminare con Te sui sentieri della pace».

Con i miei auguri e la mia più affettuosa benedizione.

Roma, 15 dicembre 2022