Affidati all'intercessione di Guadalupe

Intervento al termine della beatificazione di Guadalupe Ortiz de Landázuri, da parte di mons. Fernando Ocáriz, prelato dell'Opus Dei.

Mons. Fernando Ocáriz, prelato dell'Opus Dei, Madrid 18-V-2019

Prima della fine di questa solenne cerimonia, ringrazio il Signore, nel considerare che in Guadalupe Ortiz de Landázuri, come in tutti i santi e beati, si rispecchia la santità della Chiesa, Corpo di Cristo. Nella vita della nuova beata possiamo contemplare riconoscenti come il Signore continua ad agire, anche nel bel mezzo delle nostre città, delle nostre strade, delle nostre famiglie, dei nostri ambienti di lavoro.

Inoltre ringrazio Dio, da cui viene ogni santità, perché la beatificazione di Guadalupe, prima fedele laica dell'Opus Dei a essere elevata all'onore degli altari, è come un nuovo sigillo che la Chiesa conferisce al cammino che il Signore fece vedere a san Josemaría il 2 ottobre 1928.

Desidero infine manifestare il mio ringraziamento al Cardinale Angelo Becciu che, come rappresentante del Santo Padre Francesco ha presieduto questa solenne celebrazione eucaristica. Grazie per le parole che ci ha rivolto nell'omelia. La prego, signor Cardinale, di trasmettere al Romano Pontefice la mia gratitudine e quella di tutta la Prelatura dell'Opus Dei. Gli dica che abbiamo gradito il messaggio che ci ha inviato e che abbiamo appena ascoltato; gli manifestiamo il nostro affetto filiale e preghiamo per il suo ministero pastorale di successore di Pietro.

All'intercessione di Guadalupe affido il nostro proposito di essere sempre buoni figli della Chiesa e che la Prelatura dell'Opus Dei, come voleva san Josemaría, serva sempre la Chiesa come la Chiesa vuole essere servita. Con la grazia di Dio, la mediazione materna di Santa Maria e l'esempio della nuova beata, cerchiamo di scoprire ogni giorno che la nostra vita ordinaria è il luogo in cui Cristo ci aspetta e l'occasione di trasmettere agli altri la gioia del Vangelo.