5 maggio 2018, 31 nuovi sacerdoti

Sabato 5 maggio, 31 fedeli della prelatura dell'Opus Dei provenienti da quindici paesi riceveranno l'ordinazione sacerdotale a Roma.

Domani, 5 maggio, 31 diaconi della prelatura dell’Opus Dei riceveranno l’ordinazione sacerdotale a Roma. La celebrazione avrà luogo alle 10.00 nella basilica di sant’Eugenio (Viale delle Belle Arti 10, Roma) e verrà trasmessa in diretta attraverso la pagina web www.opusdei.org. La cerimonia sarà commentata online in inglese e in spagnolo.

Il vescovo consacrante sarà il cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Il prelato dell’Opus Dei, monsignor Fernando Ocáriz, parteciperà alla cerimonia.

I 31 nuovi presbiteri provengono da quindici paesi: Argentina, Brasile, Colombia, Costa d’Avorio, Slovacchia, Spagna, Filippine, Francia, Olanda, Italia, Kenya, Nigeria, Uganda, Uruguay e Venezuela. La lista completa degli ordinandi e un video con le dichiarazioni di alcuni dei candidati al sacerdozio si possono trovare su: https://opusdei.org/it-it/article/sacerdoti-per-rendere-presente-cristo/

Uno dei nuovi sacerdoti è l’argentino Augustín Silberberg, 44 anni, nato a Cordoba. Figlio di medici e laureato in medicina, ha lavorato come specialista di medicina interna in vari ospedali, finché non ha intrapreso gli studi di teologia. Per 10 anni ha giocato regolarmente in tornei di rugby. “Dio è stato molto buon con me. Avere avuto la possibilità di esercitare la medicina mi aiuta a capire meglio il significato profondo di questo nuovo servizio per gli altri”.

Tra le persone provenienti dall’Asia c’è il filippino Alfred Cruz, 31 anni, ex alunno dei padri Maristi e dell’Università delle Filippine. Prima di iniziare i suoi studi in preparazione al sacerdozio, ha lavorato come architetto in uno studio chiamato “Asian Architects”, e ha diretto le attività sociali del Centro di Studi Kapuluan a Quezon City, portate avanti da studenti universitari: attenzione ai poveri e ai malati, catechesi per i bambini svantaggiati, campi di lavoro, etc.

Uno dei sei nuovi sacerdoti africani è il nigeriano Elobuike Anthony Asogwa, nato a Enugu nel 1986. Ha studiato ingegneria elettrica nel suo paese e successivamente si è trasferito in Europa per studiare filosofia e teologia. Il suo nome, “Elobuike”, significa letteralmente “la forza del consiglio”. Sarà per questo motivo - afferma - che "apprezzo molto il consiglio e capisco che parte del lavoro del sacerdote è servire gli altri confortando, accompagnando, consigliando”. È il secondo sacerdote nella sua famiglia: “Ho un fratello che è sacerdote diocesano. Ci aiuteremo a vicenda, sostenendoci con la preghiera. In breve saremo anche fratelli di sacerdozio”.

Tra i sacerdoti europei c’è Michele Crosa, italiano, laureato in Scienze della Comunicazione e tra i fondatori di Interaxion Group, una piattaforma educativa che offre formazione e contenuti per genitori ed educatori nell’ambito dell’utilizzo dei social media tra gli adolescenti.

Pierre Laffond, anche lui laureato in comunicazione, è stato consulente di diverse istituzioni prima di andare a studiare a Roma, e tornerà in Francia dopo la sua ordinazione. Il suo desiderio è trasmettere la gioia della fede: “La missione del sacerdote è trasmettere a tutti la gioia di Cristo. Come dice papa Francesco, non possiamo avere facce da funerale. Avrò quella gioia se sarò fedele alla missione che il Signore ha scelto per me”.

Tra gli altri europei c’è il farmacista andaluso Francisco Javier Fernández Centeno, che ha lasciato il camice bianco che usava nella sua farmacia sivigliana per studiare teologia a Roma. Grande appassionato di ornitologia ("a casa abbiamo tenuto piccioni, canarini, gufi, falchi, tortore e altre specie") ha frequentato il liceo presso la scuola pubblica San Fulgencio de Écija e, dopo gli studi universitari, ha lavorato 20 anni in una farmacia ed è stato uno dei soci fondatori dell'Associazione spagnola di farmacia sociale.