- Undicimila persone provenienti da più di 60 paesi prenderanno parte agli eventi sabato 18 maggio
- Una beatificazione digitale e delocalizzata che verrà trasmessa in streaming. Sono disponibili un’app, alcuni eBook, un reportage multimediale e un tour digitale guidato.
- I partecipanti contribuiranno alle borse di studio di Harambee per le ricercatrici africane.
Madrid, 14 maggio 2019 - Sabato 18 maggio la Chiesa potrà contare su una nuova beata, la dottoressa di chimica e ricercatrice spagnola Guadalupe Ortiz de Landázuri (1916-1975), che sarà beatificata in una cerimonia presieduta dal cardinale Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, che verrà celebrata nel complesso di Vistalegre a Madrid a partire dalle 11.
Insieme al cardinal Becciu, concelebreranno il cardinale arcivescovo di Madrid Carlos Osoro, il prelato dell’Opus Dei, mons. Fernando Ocáriz e diversi cardinali, vescovi e sacerdoti.
Dopo la lettura del messaggio di papa Francesco e la solenne formula di beatificazione, si svelerà l'immagine della nuova beata e le sue reliquie saranno portate sull'altare per essere venerate.
Domenica 19 maggio nello stesso luogo si celebrerà la Santa Messa di ringraziamento presieduta da mons. Fernando Ocáriz, che durante il fine settimana si incontrerà con le persone che sono venute a Madrid per questo evento.
Più di 60 paesi
Il complesso di Vistalegre sarà pieno di pellegrini, già iscritti, tremila dei quali provengono da più di 60 paesi, e in particolare dal Messico, dove la nuova beata ha lavorato per sei anni e di cui ha ottenuto la nazionalità. Molti altri seguiranno la cerimonia per televisione, attraverso TRECE TV o in streaming dal sito web dell'Opus Dei. Associazioni, parrocchie e scuole seguiranno la cerimonia da altri luoghi dotati di schermi. La beatificazione sarà trasmessa anche da canali internazionali come EWTN (America Latina e Stati Uniti). In Italia TV2000 manderà in onda un documentario di 30 minuti sabato 18 maggio alle ore 13:50 e su Telepace sarà possibile guardare la trasmissione satellitare.
I pellegrini possono pregare davanti ai resti mortali di Guadalupe presso l’Oratorio del Caballero de Gracia (situato in Calle del Caballero de Gracia, 5), e visitare la mostra “Guadalupe. Vive la experiencia”, inaugurata ieri sera presso la scuola Tajamar di Madrid, visitabile fino al 30 maggio.
Borse di studio Harambee
Oltre alla collaborazione di giovani volontari per il buon svolgimento degli incontri, l'organizzazione chiederà sostegno e contributo economico ai partecipanti per la distribuzione di cento borse di studio per le scienziate africane, che saranno gestite dall'ONG Harambee.
Come deciso sin dall’inizio, il comitato organizzatore della beatificazione ha fatto in modo che le persone che non saranno materialmente a Madrid possano partecipare attraverso il sito www.guadalupeortizdelandazuri.
Grazie alla App Guadalupe, disponibile su Google Play e nell’Apple Store, i pellegrini potranno organizzare il viaggio e il soggiorno a Madrid tramite le informazioni utili che si trovano nell'App.
Il libro della beatificazione
Il libro della beatificazione contiene il programma degli eventi, le informazioni utili, i testi della Messa di beatificazione e della Messa di ringraziamento, i luoghi di Madrid relativi a Guadalupe e le informazioni sulle borse di studio Guadalupe. Il libro è disponibile in castigliano gratuitamente sulle principali piattaforme e nei formati più comuni.
Altri materiali presenti sul sito web sono i libri En vanguardia, di Mercedes Montero, e Lettere a un santo, una selezione della corrispondenza di Guadalupe con san Josemaría, e il reportage multimediale sulla beata. Da poco tempo è stata pubblicata in italiano una sua breve biografia, La libertà di amare.
La nuova beata è nata a Madrid il 12 dicembre 1916. Ha studiato Chimica, ed era una delle poche donne che avevano intrapreso questo corso di studi a quel tempo (1933). A Madrid si è dedicata all'insegnamento e alla ricerca, ha conseguito il dottorato e ha sviluppato una grande attività professionale ed evangelizzatrice. In altre fasi della sua vita ha vissuto in Messico e a Roma. È la prima persona laica dell'Opus Dei a essere beatificata ed è stata una delle più strette collaboratrici del fondatore san Josemaría.