La Famiglia - 11. Maschio e Femmina (II)
Papa Francesco completa la riflessione avviata nella catechesi precedente ricordando che: «uomo e donna sono della stessa sostanza e sono complementari e che hanno anche questa reciprocità».
La Famiglia - 10. Maschio e Femmina (I)
Papa Francesco comincia la prima catechesi sulla complementarietà tra uomo e donna ricordando che: «La terra si riempie di armonia e di fiducia quando l’alleanza tra uomo e donna è vissuta nel bene».
La Famiglia - 9. I Bambini (II)
Papa Francesco si occupa ancora dei bambini e auspica in questa catechesi l’avvenire di una società nella quale «nessun sacrificio degli adulti sarà giudicato troppo costoso o troppo grande, pur di evitare che un bambino pensi di essere uno sbaglio, di non valere niente e di essere abbandonato alle ferite della vita e alla prepotenza degli uomini».
La Famiglia - 8. I Bambini (I)
I bambini, ci ricorda Papa Francesco, «portano il loro modo di vedere la realtà, con uno sguardo fiducioso e puro».
La Famiglia - 7. I Nonni (II)
Papa Francesco prosegue la riflessione contenuta nella catechesi precedente. «Il Signore non ci scarta mai. Lui ci chiama a seguirlo in ogni età della vita, e anche l’anzianità contiene una grazia e una missione, una vera vocazione del Signore».
La Famiglia - 6. I Nonni (I)
Il Papa ci ricorda qui quanto detto da Benedetto XVI: «La qualità di una società, vorrei dire di una civiltà, si giudica anche da come gli anziani sono trattati e dal posto loro riservato nel vivere comune».
La Famiglia - 5. I Fratelli
In questa quinta catechesi Papa Francesco ci vuole dire che «Il legame di fraternità che si forma in famiglia tra i figli […] è la grande scuola di libertà e di pace».
La Famiglia - 4. I Figli
E’ la bellezza di essere amati prima: i figli sono amati prima che arrivino.
La Famiglia - 3 Padre (II)
Nella seconda parte della catechesi sui padri Papa Francesco ricorda: «Un buon padre sa attendere e sa perdonare, dal profondo del cuore».
La Famiglia - 3. Padre
La terza parte della catechesi Papa Francesco la divide in due. Nella prima sottolinea che «il problema dei nostri giorni non sembra essere più tanto la presenza invadente dei padri, quanto piuttosto la loro assenza, la loro latitanza».