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Prima udienza di Giovanni XXIII a San Josemaría

Il 5 marzo del 1960 Escrivá si reca in Vaticano, in udienza da Giovanni XXIII.

Di cento anime, ce ne interessano cento

San Josemaría aveva visto, il 2 ottobre, che l’Opus Dei si rivolgeva ad ogni tipo di persona.

L'espansione

Dal 1946 al 1960 l’Opus Dei cominciò il lavoro apostolico in diversi paesi: Portogallo, Italia, Gran Bretagna, Francia, Irlanda, Stati Uniti, Kenia, Giappone, sono solo alcuni.

Gioie, dolore, fiducia

"Sapete perché l’Opera si è sviluppata tanto? Perché l’hanno trattata come un sacco di frumento: le hanno dato colpi, l’hanno maltrattata, ma il seme è così piccolo che non si è rotto; anzi, si è sparso ai quattro venti".

Viaggio a Roma

Cristo, Maria e il Papa erano i grandi amori della sua vita. E ora finalmente era lì, molto vicino al Vice-Cristo, quella notte dal 23 al 24 giugno 1946.

Al servizio dei sacerdoti

"Cominciai a predicare molti, molti corsi di ritiro spirituale – allora duravano sette giorni – in diverse diocesi di Spagna. Ero molto giovane, e avevo una vergogna tremenda."

Ricominciare

Ultimato il passaggio dei Pirenei, dopo un breve periodo trascorso a Pamplona, si stabilì a Burgos. Da lì, in mezzo a numerose ristrettezze, in un paese devastato, sviluppò un intenso apostolato.

Guerra civile

Oltre alla guerra fratricida, si era risvegliata una forte persecuzione religiosa, una delle più sanguinose della storia della Chiesa.

La fondazione dell'Opus Dei

“Avevo ventisei anni, grazia di Dio e buon umore, e niente di più. E dovevo fare l’Opus Dei”.

Tra i poveri e gli ammalati

Tra i poveri e gli ammalati, gli ignoranti, i diseredati, i bambini, trovava la forza per portare a compimento l’immenso progetto che il Signore aveva messo quel giorno sulle sue spalle. Fu la scuola del dolore in cui temprò la sua anima.