C’è una donna semplice, in un grazioso paese andino del Venezuela che, come tante donne di quelle terre, ha in casa un altarino con immagini dei santi a cui è devota, e tra esse quella di san Josemaría. Sebbene non sappia leggere, le hanno letto la preghiera tante volte, che la recita a memoria.

Gli esempi di virtù che il santo visse e insegnò hanno segnato la sua vita cristiana, specialmente l’amore di carità verso i più bisognosi, accompagnato dalla preghiera che rivolge al Signore per la salute e il benessere dei malati e per la conversione dei peccatori, come le hanno insegnato.

Ogni giorno, dopo avere recitato il rosario con suo figlio, il settimo degli otto viventi (ne ha avuti undici) diceva “san Josemaría, prega per noi”; e poi, prendeva il bambino per mano, lo portava davanti al suo altarino e recitava l’orazione a san Josemaría. Quando arrivava al “si chieda”, indicando il bambino supplicava il santo: questo come te. Una richiesta chiara, semplice, assoluta, che san Josemaría concesse alla buona madre.

Questa è la storia della vocazione – nella quale senza dubbio è coinvolto san Josemaría – del figlio di questa donna semplice, il quale un giorno ce l’ha raccontata con grande semplicità, durante un po’ di conversazione dopo pranzo nella residenza in cui viviamo. È la storia di una richiesta chiara, semplice, assoluta di una madre, che san Josemaría non ha potuto respingere, poiché ha sempre confidato nella sua santa intercessione.

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