Si affidò a don Álvaro del Portillo

Jaquelin Gómez Rocha, Messico

Tempo fa, a mia sorella Abigail diagnosticarono un tumore e i medici le avevano detto che non avrebbe mai avuto figli. Nello scorso mese di giugno ebbe il primo bambino, ma il tumore continuava a crescere. Gli dissero che doveva operarsi quanto prima perchè forse si trattava di un cancro. Lei stessa racconta che lo stesso giorno entrò in una basilica di Città del Messico e lì vide l’immaginetta di san Josemaría Escrivá e un’altra di don Álvaro del Portillo. Dice che avvertì con molta fede che l’avrebbero aiutata e da questo momento conservò nel suo portafoglio l’immaginetta e cominciò a raccomandarsi all’intercessione di Don Álvaro. Prima dell’operazione pregava intensamente per la sua salute, perchè l’intervento era molto delicato. Il giorno 17 novembre fu operata: andò tutto bene, ma si resero conto che aveva un’emorragia interna. Il giorno seguente tornarono ad operarla d’urgenza a mezzanotte. I medici non ci davano speranze di vita, aveva la pressione molto bassa e si temeva un infarto. Grazie a Dio, però, tutto andò bene, due giorni dopo la dimisero dall’ospedale. Mia sorella Abigail dice che è come nuova: ora è a casa in convalescenza. Lei stessa mi ha raccontato che quella notte aveva sentito la vicinanza della morte e aveva chiesto a Don Álvaro che la aiutasse. Il tumore non era maligno. Siamo pienamente grati a Dio che l’ha lasciata in vita, accanto al suo bambino e a suo marito. Grazie san Josemaría Escrivá e Don Álvaro!