Messaggio del prelato (11 giugno 2025)

Il prelato dell’Opus Dei invita a contemplare il mistero della Santissima Trinità e comunica che sono stati consegnati alla Santa Sede i nuovi Statuti per approvazione.

Carissimi, Gesù protegga le mie figlie e i miei figli!

Il prossimo 15 giugno celebreremo la grande solennità liturgica della Santissima Trinità: Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo, tre Persone realmente distinte, che sono lo stesso unico Dio. È un mistero che la teologia, pur con fatica, riesce a concepire come non contraddittorio, ma che supera comunque la nostra capacità di comprensione.

San Josemaría, di cui nei prossimi giorni celebreremo il 50° anniversario del transito al Cielo, diceva che, quando contemplava questa verità di fede, a volte gli sembrava di intravedere un po’ di luce, altre soltanto oscurità. Allora si riempiva di gioia, pensando all’infinita grandezza di Dio, inafferrabile dalla nostra intelligenza. «Il cuore sente il bisogno, allora, di distinguere le Persone divine e di adorarle a una a una. In un certo senso, questa scoperta che l'anima fa nella vita soprannaturale è simile a quella di un infante che apre gli occhi all'esistenza. L'anima si intrattiene amorosamente con il Padre, con il Figlio, con lo Spirito Santo; e si sottomette agevolmente all'attività del Paraclito vivificante, che ci viene dato senza nostro merito: i doni e le virtù soprannaturali!» (Amici di Dio, n. 306).

Lo Spirito Santo, con la grazia santificante, ci introduce realmente nella vita divina, rendendoci figli del Padre nel Figlio. Sappiamo che queste parole sono ben lontane da ciò che vorrebbero esprimere. Ma Dio si è reso visibile in Gesù Cristo. Come disse il Signore all’apostolo Filippo, ripete anche a noi: «Chi ha visto me, ha visto il Padre» (Gv 14,9).

Maria nostra Madre, figlia di Dio Padre, Madre di Dio Figlio, sposa – tempio – dello Spirito Santo, ci aiuti a partecipare con sempre maggiore intensità alla vita divina della Trinità, cosicché, sempre più identificati con Cristo, ci spendiamo al servizio degli altri.

Desidero anche informarvi riguardo al lavoro di adeguamento degli Statuti. Si era previsto di concluderne lo studio durante il Congresso generale, ma – come sapete – poiché ha coinciso con la sede vacante, si è ritenuto opportuno non procedere in tale circostanza. I congressisti hanno comunque espresso parere favorevole affinché, con i nuovi Consiglio centrale e Assessorato centrale, si potesse portare a termine la revisione degli Statuti e consegnarli alla Santa Sede per la loro approvazione. Questo passaggio è avvenuto proprio oggi. È stato un cammino di tre anni, accompagnato dalla preghiera di tutti: vi chiedo di intensificarla in questa fase conclusiva.

Continuiamo naturalmente ad accompagnare il Santo Padre Leone XIV con la nostra preghiera e la dedizione quotidiana.

Con grandissimo affetto vi benedice
vostro Padre

Roma, 11 giugno 2025