La visita del Prelato nella Repubblica Sudafricana

Johannesburg e Pretoria, le due città nelle quali il Prelato dell’Opus Dei ha incontrato varie persone che partecipano alle attività di formazione cristiana che l’Opera svolge in Sudafrica. Ecco una sintesi del viaggio e alcune fotografie.

L’attività apostolica stabile in questo Paese è cominciata nel 1998. Oggi vi sono centri dell’Opus Dei a Johannesburg e a Pretoria. Inoltre la parrocchia Mater Dolorosa, nella diocesi di Johannesburg, è stata affidata ai sacerdoti della Prelatura.

Il Prelato ha avuto un incontro con persone dell’Opus Dei e amici nel Sandton Convention Centre, una sala convegni nella capitale sudafricana. In questa riunione di famiglia il Prelato ha chiesto di pregare per il Papa, per i vescovi e per tutti i sacerdoti.

Vi sono state varie domande. Per esempio, Charles, un giovane padre di famiglia con tre figli, ha domandato come si può combattere il materialismo e la ricerca esasperata del benessere.

“Povertà – ha precisato mons. Echevarría – non vuol dire non possedere niente, ma vivere distaccato dalle cose che abbiamo. Essere disposti a rinunciarvi. Su questa virtù gli ultimi pontefici, da Pio XII a Papa Francesco, ci sono stati di esempio”.

Da parte sua, Lebo, un medico convertitasi al cattolicesimo, ha voluto sapere come si può conciliare una vita nella quale il lavoro occupa gran parte della giornata, con una vita cristiana attiva.

Il Prelato ha dato questo suggerimento: “Anche se siamo stanchi o abbiamo trascorso una pessima giornata, dobbiamo trovare il tempo di pregare, perché Gesù vuole che gli parliamo del nostro lavoro, delle nostre preoccupazioni..., in definitiva, della nostra vita”.

Sono stati affrontati anche i temi della Confessione e della recita del Rosario. Il Prelato ha concluso l’incontro incoraggiando tutti a interessarsi del prossimo, pregando, assistendo e preoccupandosi davvero degli altri.

Inoltre, ha potuto incontrare il Vescovo della capitale. Mons. Buti Joseph Tlhagale. Il Prelato dell’Opus Dei ha fatto anche una romeria mariana nella parrocchia Mater Dolorosa, ha consacrato un altare in un centro dell’Opera a Pretoria e ha avuto diversi incontri con famiglie, studenti universitari, professionisti e sacerdoti delle diocesi vicine.